Maxi frode fiscale nel settore edile: sequestri per 9 milioni tra Liguria, Piemonte e Lombardia

Operazione della Guardia di Finanza di Savona su dieci società: accertate evasioni milionarie, crediti d’imposta inesistenti e autoriciclaggio. Una misura cautelare eseguita.

Savona – Una frode fiscale da oltre 10 milioni di euro, articolata attraverso un complesso sistema di società “cartiere” create ad hoc per evadere il fisco e ripulire denaro. È quanto hanno scoperto i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Savona, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Savona e condotta tra Liguria, Piemonte e Lombardia.

L’inchiesta ha coinvolto dieci società operanti nel settore edile, risultate collegate tra loro in una rete finalizzata all’evasione di imposte mediante l’indebito utilizzo di crediti fiscali inesistenti, per un ammontare complessivo di cinque milioni di euro. Accertata anche una base imponibile netta sottratta a tassazione per dieci milioni di euro e un’evasione IVA di circa due milioni di euro.

Durante le perquisizioni, le Fiamme Gialle hanno sequestrato documentazione contabile ed extra-contabile, dispositivi informatici, nonché quote societarie e beni immobili. È stato inoltre disposto il sequestro preventivo – finalizzato alla confisca – di beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di 9 milioni di euro.

Secondo quanto emerso, le società coinvolte non avevano alcuna reale consistenza patrimoniale o operativa: venivano utilizzate come meri strumenti per generare crediti d’imposta fittizi, che venivano poi compensati indebitamente oppure ceduti, eludendo sistematicamente i controlli fiscali.

Tra le accuse mosse: evasione fiscale, reati societari e fallimentari, riciclaggio e autoriciclaggio. Nei confronti del presunto dominus dell’intero disegno criminoso, è stata eseguita anche una misura cautelare personale.

L’operazione si inserisce nel più ampio impegno della Guardia di Finanza per il contrasto alle frodi fiscali e alla criminalità economica organizzata, che danneggia il tessuto produttivo e distorce la concorrenza leale.

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