Alcolock

Via libera all’Alcolock, il dispositivo anti-ebbrezza. Cos’è, chi deve installarlo e come funziona

Salvini firma il decreto che regola l’installazione del nuovo dispositivo di sicurezza: impedirà l’avvio del motore se il conducente ha bevuto. Obbligatorio per chi ha già violato i limiti.

Roma – Entra ufficialmente in vigore una delle novità più importanti del nuovo Codice della Strada, con un obiettivo preciso: combattere la guida in stato di ebbrezza e ridurre gli incidenti stradali. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha firmato il decreto che definisce caratteristiche tecniche e modalità di installazione dell’Alcolock, il dispositivo elettronico che impedisce l’avvio dell’auto se il conducente ha alcol nel sangue.

Cos’è l’Alcolock e come funziona

L’Alcolock è un sistema elettronico di controllo del tasso alcolemico, collegato direttamente al sistema di accensione del veicolo. Prima di avviare il motore, il conducente deve soffiare in un boccaglio: solo se il test rileva tasso alcolemico pari a zero, il veicolo si potrà accendere. In caso contrario, l’auto resterà bloccata.

Il dispositivo, dotato di sensore elettrochimico ad alta precisione, dovrà essere periodicamente revisionato per garantirne l’affidabilità. Inoltre, sarà in grado di registrare dati come ora, data e risultati del test, e segnalare eventuali tentativi di manomissione. Gli Alcolock di ultima generazione includono sistemi antifrode, capaci di distinguere un soffio umano da uno artificiale.

Chi dovrà installarlo obbligatoriamente

Secondo il decreto, l’Alcolock sarà obbligatorio per tutti i conducenti già sanzionati per guida in stato di ebbrezza, con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l. L’installazione sarà effettuata in officine autorizzate e regolata da linee guida precise, anche per quanto riguarda la manutenzione periodica.

“Passo avanti per la sicurezza stradale

Il provvedimento, spiega Salvini, rappresenta un tassello fondamentale nella lotta contro l’abuso di alcol alla guida, in un Paese dove ancora troppi incidenti sono causati da chi si mette al volante dopo aver bevuto. “Il messaggio è chiaro: tolleranza zero per chi mette a rischio la vita altrui”, ha commentato il ministro.

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