falsa ferrari

Tarocca la Toyota trasformandola in Ferrari, corsa finita: auto requisita e distrutta

Era stato pizzicato nel 2022 in giro per Asti a bordo di una fiammante F430, costruita artigianalmente modificando una Toyota Coupè: oltre alla denuncia, scatta la demolizione del bolide.

Asti – Era stato pizzicato tre anni fa in giro per Asti a bordo di una lussuosa Ferrari F430, ma al controllo della Finanza era emerso che l’auto non era un bolide sportivo prodotto dall’azienda di Maranello, bensì un modello “fai da te” realizzato artigianalmente modificando una Toyota MR2 Coupé. Ora la sua corsa è finita: i Baschi Verdi hanno eseguito il provvedimento di distruzione della falsa Ferrari, disposto dal giudice del Tribunale penale di Asti.

Il controllo: Ferrari fiammante ma falsa

La vicenda risale al 2022, quando l’uomo era stato fermato a seguito di un controllo di routine mentre era alla guida di una Ferrari, poi risultata falsa. Gli accertamenti avevano messo in luce che l’auto era in realtà una Toyota MR2 Coupé, modificata nella carrozzeria e nei segni distintivi per “clonare” una Ferrari F430, fiammante modello sportivo prodotto dall’azienda del “Cavallino Rampante” tra il 2004 e il 2009.

I dettagli erano accurati: l’auto taroccata sfoggiava stemmi e parti meccaniche (cerchi, pinze freno, cofano anteriore e posteriore, passaruota e volante) in tutto e per tutto simili all’originale, come hanno potuto constatare anche i tecnici della stessa casa modenese, chiamati a esaminare l’auto e a stilare una relazione tecnica. Inevitabile a quel punto il sequestro del bolide e la denuncia del proprietario per utilizzo, senza autorizzazione, di marchi contraffatti.

La distruzione per tutelare il Made in Italy

Per il fatto la procura di Asti aveva chiesto l‘archiviazione e l’adozione di sanzioni amministrative, entrambe accolte dal giudice del Tribunale penale di Asti. Il quale ha però anche disposto la confisca e la distruzione del veicolo: una misura, quest’ultima, espressamente richiesta dall’azienda Ferrari per tutelare il proprio marchio, riconosciuta eccellenza del Made in Italy. A nulla sono valsi i ricorsi presentati dal proprietario del veicolo, puntualmente respinti prima dal giudice di Pace e in definitiva dalla Corte di Cassazione.

La Ferrari taroccata ha quindi poco gloriosamente terminato la sua corsa il 30 giugno in una ditta specializzata nelle demolizioni, presenti i tecnici della casa automobilistica di Maranello.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa