Temperature record, incendi e disagi in tutta la Penisola. Decine di città da bollino rosso, mentre il governo prepara un protocollo nazionale per la sicurezza dei lavoratori esposti alle ondate di calore.
Continua la morsa del caldo sull’Italia e inizia a fare vittime. A Bagheria, in provincia di Palermo, una donna cardiopatica di 53 anni si è accasciata sul marciapiede arroventato e non si è più rialzata. Due persone sono morte in Sardegna, entrambe in spiaggia. Si tratta di un 75enne stroncato da un malore a Budoni, sulla costa nord orientale, e di un 60enne collassato a San Teodoro, sulla spiaggia di Lu Impostu. In entrambi i casi sono stati chiamati i soccorsi al 118; i sanitari hanno provato invano a salvare i due uomini, stroncati a causa delle alte temperature, che nell’isola superano i 40°. Nel pomeriggio un anziano di 85 anni entrato in Pronto Soccorso al san Martino di Genova per disidratazione e con co-morbidità, è morto per scompenso cardiaco. Lo comunica lo stesso Policlinico genovese secondo il quale oggi si sono registrati nove accessi per disidratazione e dinamiche correlate alle alte temperature. In tutti i casi si è trattato di pazienti anziani, fragili, con co-morbidità.
Tragedie che si aggiungono a quella dell’operaio deceduto a San Lazzaro di Savena, mentre sono gravi le condizioni di altri due lavoratori colpiti da malore in una cisterna satura di vapori a Tezze sul Brenta, nel Vicentino. Uno di loro è in coma, intubato in ospedale.
Blackout in città: salta la corrente a Firenze, Milano e Bergamo
Il caldo torrido ha messo in crisi anche le infrastrutture. A Firenze, in pieno centro storico gremito di turisti, i condizionatori accesi al massimo hanno causato il surriscaldamento dei cavi elettrici, mandando in tilt l’erogazione: uffici, negozi, hotel e abitazioni al buio. Problemi simili anche a Milano e a Bergamo, dove si sono spenti anche i semafori, creando caos alla circolazione.
Emergenza sanitaria: Pronto soccorso sotto pressione
Anche il sistema sanitario nazionale è sotto forte stress. In diverse città, i Pronto soccorso registrano un +20% di accessi. Non tanto per il caldo in sé, ma per le sue ricadute sui soggetti più fragili: anziani, persone con patologie croniche, pazienti a rischio. A Milano, una turista asiatica di 66 anni ha perso i sensi sulla terrazza del Duomo ed è stata ricoverata d’urgenza. In Calabria, per far fronte all’emergenza, sono stati reclutati 30 specializzandi nei Pronto soccorso. In Liguria, è attivo un Piano caldo per oltre 5.000 cittadini vulnerabili, mentre nell’entroterra spezzino si sfiorano i 40 gradi.
17 città da bollino rosso: e si aggiunge anche Campobasso
Secondo il bollettino del Ministero della Salute, sono 17 le città italiane con bollino rosso, destinato ad aumentare con l’ingresso di Campobasso. Da giorni si susseguono giornate estreme a Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia e Torino, tutte in zona rossa da giovedì scorso.
Lavoratori al caldo: ordinanze e protocollo in arrivo
Le Regioni corrono ai ripari con ordinanze ad hoc: in Sardegna, vietato lavorare all’aperto tra le 12:30 e le 16 fino a fine agosto. Provvedimenti simili sono stati adottati anche in Veneto, Lazio, Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, con estensione ai piazzali della logistica. In Sicilia, l’ordinanza è attiva dal 26 giugno, mentre le Marche la approveranno il 3 luglio, in anticipo di un mese rispetto al 2024.
Nel frattempo, il Ministero del Lavoro si prepara a firmare un protocollo quadro con imprese e sindacati: tutele sugli orari, sorveglianza sanitaria, abbigliamento tecnico e ammortizzatori sociali per i settori più esposti al rischio climatico. Coinvolti oltre 500.000 lavoratori agricoli, secondo Coldiretti.
I Comuni attivano rifugi e servizi sociali
Nelle città più esposte, si moltiplicano le iniziative di emergenza: a Roma, con l’arrivo dei pellegrini del Giubileo, sono operative tende raffrescate, punti di ristoro e presidi della Croce Rossa presso basiliche e stazioni. A Napoli, esiste una mappa dei “rifugi climatici” con una trentina di ville e giardini. In Campania, i Comuni aprono centri di accoglienza temporanea.
A Bari, il “Piano caldo” prevede Telefono amico e un servizio di consegna di beni di prima necessità con i “pony della solidarietà”. In molte città si promuove l’ingresso gratuito alle piscine comunali, l’uso di musei civici e centri anziani climatizzati, e persino i centri commerciali come luoghi di refrigerio.
Temporali in arrivo, ma prima bisogna resistere
Secondo i meteorologi, bisognerà resistere fino a venerdì, quando l’anticiclone inizierà a cedere, lasciando spazio a perturbazioni sul Nord Italia. Per lunedì sono previste forti piogge e grandinate anche al centro-sud.