L’indagine ha già comportato il licenziamento di 37 dipendenti e la sospensione di altri 37, per periodi compresi tra uno e sei mesi.
Avellino – La Procura Regionale per la Campania della Corte dei Conti ha emesso cinque inviti a dedurre nei confronti di 75 soggetti, tra cui numerosi dipendenti e il dirigente pro tempore del Genio Civile di Avellino, per danno erariale diretto e danno d’immagine. Sotto accusa episodi di assenteismo registrati tra aprile e giugno 2018.
L’inchiesta nasce da indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino, che avevano già portato, in sede penale, al rinvio a giudizio per truffa aggravata e false attestazioni. Numerosi casi si erano conclusi tramite il ricorso all’istituto della messa alla prova. In ambito disciplinare, l’indagine ha comportato il licenziamento di 37 dipendenti e la sospensione di altri 37, per periodi compresi tra uno e sei mesi.
L’inchiesta partita da una segnalazione anonima
Le attività investigative sono scaturite da una segnalazione anonima al numero 117, raccolta dalla Sala Operativa del Comando Provinciale della Finanza di Avellino. Da lì, i finanzieri hanno avviato un’indagine approfondita avvalendosi di osservazioni, pedinamenti, videosorveglianza nascosta, sequestri documentali e testimonianze.
Il focus è stato l’ufficio di via Roma ad Avellino, sede del Genio Civile, articolazione della Direzione Generale per il Governo del Territorio, i Lavori Pubblici e la Protezione Civile della Regione Campania. Le prove raccolte hanno confermato un sistematico assenteismo fraudolento. I dipendenti scambiavano tra loro i badge elettronici, risultando presenti in servizio mentre in realtà erano assenti, spesso anche per l’intera giornata.
Assenteismo: il danno erariale e d’immagine
La Procura contabile ha delegato alla Guardia di Finanza ulteriori accertamenti per quantificare l’impatto economico delle condotte illecite. L’importo complessivo del danno è stato stimato in quasi 180mila euro, derivante sia dall’ingiusto compenso percepito dai dipendenti, sia dal nocumento arrecato all’immagine dell’Ente pubblico.
Il dirigente pro tempore è stato incluso tra i destinatari degli inviti a dedurre per omessa vigilanza sul rispetto degli obblighi di servizio del personale.