La Procura di Torre Annunziata avvia accertamenti tecnici irripetibili. L’incarico ai periti sarà conferito il 23 maggio.
Torre Annunziata – Sono venticinque le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata nell’ambito dell’inchiesta sulla tragedia della funivia del Faito, che il 17 aprile scorso ha provocato la morte di quattro persone. Tra i nomi figurano anche quello di Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav (Ente Autonomo Volturno), che gestisce l’impianto.
L’iscrizione è un atto dovuto, spiegano i magistrati, in vista di un accertamento tecnico irripetibile che sarà eseguito sui materiali e sulle componenti meccaniche della funivia. Il conferimento dell’incarico ai periti è stato fissato per il prossimo 23 maggio.
L’inchiesta e gli sviluppi
L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Nunzio Fragliasso e condotta da un pool dedicato. Le indagini si concentrano su eventuali omissioni nei controlli, negligenze gestionali e responsabilità tecniche che avrebbero potuto contribuire al tragico incidente.
Secondo quanto trapelato, l’indagine punta a chiarire se il sistema di sicurezza e manutenzione dell’impianto funiviario fosse adeguato e conforme alle normative vigenti. L’esame tecnico irripetibile riguarderà in particolare i cavi, i sistemi di trazione, i freni e i registri di manutenzione.
Un atto necessario per garantire le difese
L’iscrizione nel registro degli indagati consente ai legali delle persone coinvolte di partecipare agli accertamenti peritali, nominare propri consulenti e garantire così il pieno diritto alla difesa.
L’Eav, nel frattempo, ha ribadito “massima collaborazione con la magistratura” e si è detta fiduciosa che l’accertamento dei fatti potrà chiarire ogni responsabilità.