L’uomo, residente in provincia di Pordenone, si era fatto affidare la gestione economica dal parente fragile, approfittando della sua fiducia e solitudine.
Pordenone – Si era fatto affidare la gestione dei conti correnti e delle carte bancarie con il pretesto di aiutare lo zio anziano nelle incombenze quotidiane, ma in realtà lo stava spogliando dei risparmi di una vita. Per questo un uomo residente in provincia di Pordenone è stato denunciato per circonvenzione di incapace dai Finanzieri del Comando Provinciale, al termine di una complessa indagine condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Pordenone.
L’indagine è partita dalla denuncia dello stesso anziano, rimasto solo dopo la morte della moglie e convinto che il nipote lo aiutasse con affetto. In realtà, l’uomo – secondo quanto ricostruito – lo ha indotto subdolamente a cedergli la gestione patrimoniale, portandolo a liquidare alcune polizze assicurative e ad autorizzare movimenti a suo esclusivo vantaggio. In tutto, si è appropriato di 251.667 euro.
Determinanti per l’accertamento dei fatti sono stati gli accertamenti bancari condotti dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Pordenone, insieme all’audizione di numerosi testimoni. Gli elementi raccolti hanno permesso di dimostrare il raggiro ai danni dell’anziano.
Sulla base delle prove, la Procura ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Pordenone un decreto di sequestro preventivo dei beni del nipote fino alla concorrenza dell’intera somma sottratta, già eseguito dalle Fiamme Gialle.
L’operazione si inserisce nel costante impegno della Guardia di Finanza a tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione, come gli anziani, sempre più spesso vittime di abusi economici in ambito familiare.