I dati del Ministero dell’Interno nella giornata dedicata alla lotta contro le due piaghe: crescono adescamento online e revenge porn. Save the Children chiede più prevenzione.
Nel primo semestre del 2024, i reati di pornografia minorile in Italia sono quasi raddoppiati, con 137 vittime rispetto alle 75 del 2023, secondo i dati del Ministero dell’Interno e della Polizia Postale per la Sicurezza Cibernetica. Il 66% delle vittime ha meno di 14 anni, con un aumento del 6% dei casi di pedopornografia e adescamento online (2.809 totali). In occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia (5 maggio 2025), Daniela Fatarella di Save the Children ha sottolineato l’urgenza di rafforzare prevenzione e contrasto, soprattutto in un contesto digitale in evoluzione. Crescono anche i casi di revenge porn (42) e sextortion (127) tra i minori.
Esplosione dei reati: i numeri del 2024
Nel primo semestre 2024, le vittime di pornografia minorile sono salite a 137 (+83% rispetto al 2023), con il 66% under 14. La Polizia Postale ha gestito:
- 2.809 casi di pedopornografia e adescamento online (+6% rispetto al 2023), con 144 arresti e 1.028 denunce.
- 370 casi di adescamento online (351 nel 2023), con il 56% delle vittime tra 10 e 13 anni e il 7% sotto i 10 anni.
- 42 casi di revenge porn con minori (+45% rispetto ai 29 del 2023), il 74% tra 14 e 17 anni.
- 127 casi di sextortion (-7% rispetto ai 136 del 2023), l’87% tra 14 e 17 anni.
Monitorati 42.000 siti web, di cui 2.775 inseriti in black list per contenuti pedopornografici.
Le minacce dal web
Social network, piattaforme di gaming e messaggistica istantanea restano i principali canali di adescamento, con un aumento di casi tra i preadolescenti (10-13 anni). L’uso di intelligenza artificiale e crittografia (es. Signal) complica l’individuazione dei colpevoli, come evidenziato dal Rapporto Meter 2024, che segnala un +220% di video pedopornografici online. Daniela Fatarella di Save the Children denuncia: “L’evoluzione tecnologica pone nuove sfide. Internet deve diventare uno spazio sicuro per i minori.”
Save the Children chiede in particolare la redazione di codici di condotta chiari per piattaforme digitali, la formazione per educatori e operatori sui segnali di disagio, l’implementazione di canali di segnalazione rapidi e presa in carico delle vittime. Infine, di investire sull’educazione digitale per genitori, per evitare oversharing e promuovere un uso consapevole del web.
Fatarella sottolinea il ruolo dei genitori: “Devono essere modelli positivi nell’uso del digitale e accompagnare i figli nella navigazione sicura.” Anche la Polizia Postale, con guide come “Adescamento Online” (2021), insiste sulla prevenzione.
Un’azione urgente
L’aumento dei reati contro i minori nel 2024, con quasi il doppio delle vittime di pornografia minorile e un’impennata di revenge porn, richiede un’azione urgente. La Polizia Postale intensifica il contrasto, ma serve una strategia integrata: prevenzione, educazione e tecnologie sicure. Come afferma Fatarella, “tutelare i minori significa proteggere il nostro futuro.” L’Italia deve agire per rendere il web un luogo sicuro, senza lasciare i più giovani in balia di predatori digitali.
Mattarella: “Crimini raccapriccianti, che violano l’essenza dell’essere umano”
“La pedofilia e la pedopornografia sono crimini raccapriccianti, che violano l’essenza dell’essere umano“, ha detto Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia. “Quando un bambino viene violato la sua vita viene devastata: il suo dolore incrina il tessuto stesso della nostra società, la fiducia collettiva, la capacità di essere comunità. L’era digitale espone i bambini a rischi ancora più insidiosi. Dietro l’anonimato virtuale possono nascondersi soggetti pronti ad approfittare delle fragilità emotive dei ragazzi e delle loro personalità in formazione. L’Italia ha sviluppato un sistema giuridico solido e in costante evoluzione per contrastare la pedofilia e la pedopornografia, in linea con le normative e gli impegni internazionali. Tuttavia, la tutela dei diritti dei bambini non si esaurisce nell’applicazione delle leggi, ma richiede anche una consapevolezza diffusa dell’importanza di non voltarsi dall’altra parte. L’infanzia ha bisogno di adulti attenti, capaci di ascoltare e di interpretare anche i silenzi. Adulti che sappiano riconoscere e affrontare le situazioni di disagio, prevenire i pericoli per i minori, educarli a un uso consapevole della tecnologia. È una responsabilità che interpella l’intera società”, ha aggiunto il presidente della Repubblica..
Meloni: “Lotta alla pedofilia e alla pedopornografia è una battaglia di civiltà”
“La lotta alla pedofilia e alla pedopornografia è una battaglia di civiltà che intendiamo combattere fino in fondo”. Lo sottolinea la premier Giorgia Meloni nel messaggio occasione dell’evento promosso da Telefono Azzurro “Il Silenzio Non Protegge. L’Abuso Sessuale è un problema di tutti” presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Stiamo dando il nostro contributo in questa direzione – aggiunge – dotando le Forze dell’Ordine degli strumenti normativi e operativi di cui hanno bisogno per operare sul campo; partecipando attivamente alle attività degli organismi internazionali, rilanciando in quelle sedi anche la necessità di un impegno sempre maggiore contro l’abominio di chi rapisce i bambini per renderli schiavi del sesso, privandoli del loro presente e del loro futuro; promuovendo campagne e iniziative di sensibilizzazione sia mediatiche che territoriali; incentivando l’alfabetizzazione digitale degli adulti; sostenendo il lavoro preziosissimo delle associazioni del terzo settore che lavorano in questo ambito e che, con la loro generosa prossimità ai bisogni e alle sacche di fragilità, rappresentano una mano tesa; aiutando le famiglie a esercitare la propria insostituibile funzione educativa attraverso, ad esempio, le misure in materia di monitoraggio dell’attività digitale dei minori”. “Da questa sfida non ci tireremo mai indietro, per fare luce su una piaga che prolifera nel buio”, conclude.