Blitz della Finanza nel Trevigiano: sequestri e denunce in aziende tessili gestite da stranieri

Lavoro nero, caporalato, dormitori abusivi e impianti pericolosi: sigilli a due laboratori tra Treviso, Istrana, Silea e Preganziol.

Treviso – Controlli serrati della Guardia di Finanza di Treviso in quattro aziende manifatturiere situate nei comuni di Treviso, Istrana, Preganziol e Silea. Le verifiche, condotte con il supporto di SPISAL, Ispettorato del Lavoro, ARPAV, Vigili del Fuoco e uffici comunali, hanno svelato gravi irregolarità sul fronte della sicurezza, del lavoro e dell’ambiente.

In due dei quattro laboratori ispezionati, le Fiamme Gialle hanno riscontrato condizioni di degrado e pericolo, con tre lavoratori in nero, di cui due clandestini. I due capannoni, del valore complessivo di 240mila euro, sono stati posti sotto sequestro, insieme a 32 macchinari e altrettanti banchi da lavoro. L’intervento è stato convalidato dal GIP di Treviso.

Gli amministratori, tutti stranieri, sono stati denunciati per caporalato, violazioni antincendio, lavori edili abusivi e impiego di manodopera irregolare. Nei locali, privi di uscite di emergenza praticabili e di estintori funzionanti, sono state trovate tre stanze abusive, due delle quali adibite a dormitorio per i lavoratori.

Una delle aziende era inoltre priva del contratto per lo smaltimento degli scarti tessili. Da ulteriori accertamenti è emerso che una delle strutture sequestrate era al centro di un sistema fraudolento: 16 ditte “apri e chiudi” vi hanno operato dal 2012 accumulando pendenze tributarie per 3 milioni di euro.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa