Sospesa la canonizzazione di Carlo Acutis: milioni di persone ad Assisi per omaggiarlo

L’annuncio della Santa Sede: la cerimonia avrebbe dovuto esserci il 27 aprile, in occasione del Giubileo degli Adolescenti.

Roma – La cerimonia di canonizzazione di Carlo Acutis, il nuovo santo di cui la Chiesa intende promuovere il culto tra i più giovani e per il quale si erano già prenotati 120mila fedeli, è sospesa. Dunque non ci sarà più domenica prossima, 27 aprile, ma è rimandata a data da destinarsi. L’annuncio arriva dalla Santa Sede, nello stesso momento in cui si sottolinea che il Giubileo continua. La storia di Carlo Acutis ha colpito al cuore del mondo cristiano. Nel 2024 circa un milione di persone sono passate ad Assisi anche per visitare il luogo dove viene custodito il suo corpo. Di lui si è parlato molto, non solo perché è il primo “Santo Millennial”, appartenente cioè di quella generazione delle persone nate tra gli anni Ottanta e Novanta, ma anche perché è stato da subito definito “protettore” di Internet e dei social network.

Carlo Acutis, lo studente morto a 15 anni era stato beatificato da Papa Francesco nel 2020. Il Pontefice, durante l’udienza al cardinale Marcello Semeraro, prefetto per le Cause dei Santi, aveva autorizzato il Dicastero a promulgare il decreto per il miracolo attribuito al ragazzo di Monza morto di leucemia nel 2006. Il giovane nato il 3 maggio 1991 a Londra e scomparso troppo presto, è considerato il “patrono di internet”, per la sua passione per l’informatica. A lui viene attribuita la frase pronunciata durante l’ultima fase della malattia: “L’Eucarestia è la mia autostrada per il paradiso”.

Carlo Acutis
Il corpo di Carlo Acutis

Appena adolescente, era diventato assistente catechista nella sua parrocchia. Di lui si racconta di quanto fosse affascinato dal potenziale di bene che vedeva nello sviluppo di internet, che vedeva “come un modo per evangelizzare”. Nel caso di Acutis, è stata ritenuta miracolosa la guarigione di Matheus, un bambino brasiliano di sei anni, affetto da pancreas anulare, una rara malattia congenita del pancreas. Emersa da un esame clinico nel 2012, secondo i medici poteva essere corretta solo con un intervento chirurgico. Carlo è considerato il primo santo dei Millennials: è pregato in tutto il mondo e sul web.

“Ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangel – aveva detto papa Francesco – per comunicare valori e bellezza. Non è caduto nella trappola“. Nato nella capitale inglese, era cresciuto a Milano e frequentava il Leone XIII. Aiutava i clochard, suonava il sassofono, giocava a pallone e progettava programmi al computer. La sua specialità che ha saputo unire alla fede. Il santo del web ha lasciato tanti segni della sua generosità in città: dai poveri alla mensa Caritas ai bambini della parrocchia di Santa Maria Segreta. A lui è stato dedicato lo studentato milanese di via Barilli.

Trascorsi i cinque anni dalla morte, la causa di beatificazione e canonizzazione è stata aperta nel sesto anniversario della morte, il 12 ottobre 2012, quando è stato proclamato “Servo di Dio”. Il 13 maggio 2013 è poi arrivato il Nihil Obsat della Santa Sede, utile per portare avanti la causa di Carlo. Il 24 novembre 2016 si è chiusa la fase diocesana del processo e poi, il 5 luglio 2018, è stato dichiarato “Venerabile” da papa Francesco. Nel 2019 le sue spoglie sono state traslate dal cimitero locale di Assisi al Santuario della Spogliazione, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, sempre nella città umbra, che Carlo amava tanto per San Francesco.

“Quello che succede è che Acutis è già santo e quindi per lui non cambia molto. Ecco, per noi il giubileo degli adolescenti lo facciamo lo stesso in questi giorni e poi decideranno come fare per la beatificazione, la canonizzazione”. Lo ha detto l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, rispondendo ai giornalisti che chiedevano cosa succederà al processo di canonizzazione, sospeso dopo la morte di papa Francesco, a margine della messa del Lunedì dell’Angelo nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Milano. 

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