Trovato scheletro in auto in Lunigiana, forse è di un uomo scomparso dieci anni fa

Il macabro ritrovamento nei boschi potrebbe mettere fine al giallo di Angelo Paolo Luciani, il 56enne di Sarzana del quale si erano perse le tracce il 3 novembre 2015.

Massa Carrara – Due giovani cercatori di metalli rari hanno scoperto uno scheletro umano all’interno di un’auto abbandonata, precipitata in un canalone in una zona isolata e impervia nei boschi tra Ponzanello e Canepari, nel comune di Fosdinovo (Massa Carrara). La vettura, una Lancia Y bianca avvolta dalla vegetazione, potrebbe appartenere ad Angelo Paolo Luciani, un 56enne di Sarzana scomparso il 3 novembre 2015. I carabinieri di Carrara, sotto la direzione della Procura di Massa, hanno avviato indagini, con l’esame del DNA come passo cruciale per identificare i resti.

La scoperta è avvenuta intorno alle 16 di sabato 19 aprile, in una zona boschiva caratterizzata da sentieri impervi e scarsa presenza umana. Due cercatori di metalli rari, esplorando l’area con i loro rilevatori, si sono imbattuti in un’auto avvolta dalla vegetazione: sul sedile del conducente, un mucchio di ossa umane. I giovani hanno allertato i carabinieri di Fosdinovo, che hanno attivato il Nucleo Operativo della Compagnia di Carrara. Il veicolo, una Lancia Y bianca, era precipitato in un canalone, probabilmente anni prima, rimanendo nascosto dalla fitta vegetazione. La posizione remota, tra boschi di leccio e praterie, ha reso il ritrovamento casuale.

L’ipotesi principale degli investigatori è che i resti appartengano ad Angelo Paolo Luciani, un 56enne di Sarzana (La Spezia) scomparso la sera del 3 novembre 2015. Luciani si era allontanato senza lasciare tracce, e il suo caso era stato trattato dalla trasmissione Chi l’ha visto?. Il modello dell’auto, una Lancia Y bianca, corrisponde a quella posseduta dall’uomo, e l’ultimo segnale GPS del veicolo era stato registrato proprio nella zona di Fosdinovo. La vicinanza geografica tra Fosdinovo e Sarzana, a pochi chilometri di distanza, rafforza l’ipotesi. Luciani, all’epoca, non aveva dato segnali di voler scomparire volontariamente, e le ricerche condotte nel 2015, nonostante gli appelli della famiglia, non avevano prodotto risultati.

I carabinieri stanno verificando se l’auto sia finita nel canalone per un incidente o se ci siano elementi che suggeriscano un’azione intenzionale, come un suicidio o un intervento di terzi. La vegetazione che avvolge il veicolo indica che l’incidente potrebbe risalire a molti anni fa, compatibile con la scomparsa di Luciani. La zona tra Ponzanello e Canepari è un’area di crinale, con boschi, torrenti e sentieri poco battuti, ideale per attività escursionistiche ma difficile da perlustrare. La scarsa antropizzazione ha permesso al veicolo di rimanere nascosto per anni.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa