Smascherato traffico illegale di formiche in Kenya: quattro persone arrestate con oltre 5.000 esemplari [LE FOTO]

Quattro arresti, tra cui due cittadini belgi. Tentavano di esportare oltre 5.000 esemplari vivi per collezionisti esteri.

Un’operazione della Kenya Wildlife Service ha portato all’arresto di quattro persone coinvolte in un traffico illegale di formiche rare, destinate al mercato collezionistico europeo e asiatico. I fermati sono due cittadini belgi, un vietnamita e un keniota, sorpresi con migliaia di esemplari vivi occultati in contenitori da laboratorio.

L’arresto è avvenuto a Nairobi e Nakuru, nel centro del Paese. I due belgi, David Lornoy e Lodewijckx Seppe, si trovavano in Kenya ufficialmente per partecipare a un safari. Ma al momento dell’imbarco all’aeroporto internazionale Jomo Kenyatta, sono stati scoperti con oltre 5.000 formiche “regine” nascoste in provette e siringhe da laboratorio, sigillate con batuffoli di cotone.

Con loro sono stati arrestati anche Duh Hung Nguyen, cittadino vietnamita, e Dennis Ng’ang’a, keniota, trovati in possesso di altri 300 esemplari. Le immagini diffuse dalle autorità mostrano centinaia di contenitori con insetti vivi, pronti per essere esportati.

Le formiche sequestrate

Un business redditizio: formiche vendute fino a 220 dollari l’una

Il valore complessivo del carico sequestrato è stato stimato in 7.800 dollari. Tra le specie sequestrate, figura la Messor Cephalotes, nota per la dimensione imponente delle regine (fino a 24 mm), la colorazione rosso acceso e la capacità di formare colonie numerose. Nel Regno Unito, una singola regina può valere fino a 220 dollari.

Questi insetti sono particolarmente ricercati da collezionisti e appassionati di mirmecologia, la disciplina che studia le formiche. Tuttavia, in Kenya la fauna selvatica – inclusi gli insetti – è protetta, e ogni tipo di commercio richiede permessi specifici che i quattro arrestati non possedevano.

Ecosistema a rischio e pericoli per la salute pubblica

Secondo Philip Muruthi, vicepresidente della African Wildlife Foundation, le formiche sequestrate svolgono un ruolo ecologico fondamentale: “Migliorano la qualità del suolo, favoriscono la crescita delle piante e rappresentano una fonte alimentare per altri animali. Senza insetti come questi, gli ecosistemi crollano”.

Ma oltre all’impatto ambientale, il contrabbando rappresenta una minaccia sanitaria globale. Il trasporto incontrollato di insetti può diffondere patogeni sconosciuti nei Paesi importatori. “Anche in presenza di un mercato legale – aggiunge Muruthi – non possiamo permettere che si trasformi in una depredazione delle nostre risorse naturali”.

Un fenomeno in crescita

Non è la prima volta che il Kenya si trova a fronteggiare traffici simili. Già nel 2023, tre persone erano state arrestate mentre tentavano di esportare illegalmente formiche verso la Francia. Le autorità denunciano un preoccupante cambiamento nei traffici internazionali di fauna, che ora includono anche specie minori ma ecologicamente cruciali come gli insetti.

Il caso potrebbe avere anche ripercussioni diplomatiche, considerando il coinvolgimento di cittadini stranieri. Le indagini proseguono per chiarire l’estensione della rete e l’eventuale esistenza di altri complici.

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