Il sindaco della città campana Carlo Marino lo ha definito “un atto di natura politica nonché un atto amministrativo abnorme”.
Roma – Da Caserta ad Aprilia, fino a Badolato e Casabona, in Calabria. Il Consiglio dei ministri ha sciolto questi Comuni, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. A Caserta la decisione è il risultato della relazione della Commissione d’Accesso inviata la scorsa estate dal Viminale. Immediata la reazione del sindaco Carlo Marino, che ha definito la decisione “un atto di natura politica nonché un atto amministrativo abnorme”. “Faremo immediatamente una richiesta di accesso agli atti e, successivamente, impugneremo la decisione dinnanzi al Tar del Lazio, ricordando che si tratta di una procedura di carattere amministrativo. È un atto contro la città e i cittadini casertani tutti, istituzionalmente non rispettoso, che avviene con una tempistica particolare, che una città capoluogo non merita”, ha annunciato il primo cittadino.
In Campania tutto era partito dalla segnalazione del prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, che in un dossier aveva evidenziato i problemi giudiziari che avevano coinvolto nel giugno 2024 importanti esponenti della giunta Marino e dirigenti di peso del Comune. Il Consiglio dei ministri “in considerazione degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa” ha deliberato poi “l’affidamento ad una commissione straordinaria, per la durata di diciotto mesi, della gestione del Comune di Casabona (Crotone)”, già sciolto “a seguito delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri”.
E ancora, l’affidamento ad una commissione straordinaria, per la durata di diciotto mesi, della gestione del Comune di Badolato (Catanzaro)“, già sciolto “a seguito della riduzione dell’organo assembleare a meno della metà dei componenti in conseguenza delle dimissioni dei consiglieri”. Infine, “l’affidamento ad una commissione straordinaria, per la durata di diciotto mesi, della gestione del Comune di Aprilia (Latina)”, già sciolto “a seguito delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri”. Infine il caso dello scioglimento del “Consiglio comunale di Caserta e l’affidamento della gestione del Comune, per diciotto mesi, ad una Commissione straordinaria”.