Violenza choc nella stazione di Galatina, nel Leccese: un ragazzo disabile tunisino pestato da coetanei. Video postato online. Indagini in corso sulla “gang del bosco”.
Lecce – Un atto di violenza brutale e inspiegabile si è consumato nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Galatina, in provincia di Lecce. Un ragazzo di origine tunisina, disabile al 100% e diabetico, è stato aggredito da un gruppo di coetanei, che lo hanno preso a calci, pugni e colpito con frustate, mentre filmavano la scena e la condividevano sui social, prima di rimuovere il video.
La vittima, che ha 15 anni, nel video – ora al vaglio degli investigatori – grida più volte “basta”, mentre viene colpito. I responsabili dell’aggressione sarebbero anch’essi adolescenti, membri di un gruppo che si fa chiamare la “gang del bosco”, molto attivo sui social network.
A far partire l’inchiesta è stata la denuncia della madre della vittima, che ha scoperto l’accaduto giovedì mattina dopo aver notato ferite e lividi sul corpo del figlio. Assistita dagli avvocati Vito Antonio Margari e Carmela De Mattia, la donna si è presentata al Commissariato di Galatina, raccontando che non si tratta del primo episodio di bullismo ai danni del figlio, già in passato vittima di soprusi e vessazioni.
Il ragazzo, inizialmente reticente, ha poi raccontato tutto. È stato subito portato in ospedale per accertamenti, dove è stato sottoposto a Tac e ad altri esami. I medici hanno emesso una prognosi di 25 giorni, evidenziando anche traumi psicologici rilevanti.
Gli inquirenti stanno ora lavorando per identificare tutti i componenti del gruppo, partendo dal video circolato brevemente online. Secondo quanto trapela, la cosiddetta “gang del bosco” sarebbe nota tra i giovani della zona per comportamenti prevaricatori e atti di bullismo, con un seguito social preoccupante.
La vicenda ha suscitato sgomento e indignazione nella comunità locale, che ora chiede giustizia e maggiore controllo. Il sindaco e le istituzioni scolastiche stanno valutando iniziative di sensibilizzazione contro il bullismo e l’odio nei confronti delle persone fragili.