Lo sciopero dei metalmeccanici per il mancato rinnovo del contratto collettivo

La trattativa iniziata il 30 maggio 2024 e si è interrotta dopo otto incontri ormai quattro mesi fa. Coinvolti un milione e mezzo di lavoratori.

Roma – Oggi sciopero nazionale di otto ore dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm, dovuto al mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. A Palermo, ad esempio, si fermano i lavoratori di Fincantieri, Leonardo, Sirti, Sispi e di tutte le altre aziende metalmeccaniche della provincia. Sono tre i pullman partiti dal capoluogo siciliano per raggiungere i lavoratori a Siracusa, dove è stata organizzata una manifestazione a livello regionale, con un corteo che va dalla portineria ovest Eni e si conclude in piazza dell’autonomia comunale a Priolo Gargallo.

“Siamo al terzo sciopero dopo quelli del 13 dicembre e del 21 febbraio. Domani” dichiarano il segretario generale Fiom Palermo e Sicilia Francesco Foti, il segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile e il segretario generale Uilm Uil Giovanni Gerbino “saremo di nuovo in piazza contro l’arroganza di Federmeccanica e Assistal che, anziché aprire una vera trattativa e discutere delle nostre rivendicazioni, hanno chiuso a ogni possibilità confronto presentando una contro piattaforma che di fatto annulla la piattaforma votata col 98 per cento dei consensi dei metalmeccanici italiani. Chiediamo la riapertura del tavolo sulla base delle richieste presentate da Fiom, Fim e Uilm”.

Il contratto, scaduto a fine giugno 2024, riguarda circa un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori, spiegano i sindacati. La trattativa è iniziata il 30 maggio 2024 e si è interrotta dopo otto incontri ormai quattro mesi fa, precisamente il 12 novembre, quando la controparte ha presentato una “contro-piattaforma” invece di negoziare su quella messa a punto dai sindacati. “Oggi, 28 marzo, siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici che scioperano in tutta Italia per il rinnovo del contratto nazionale”. Così sui social la leader Cisl Daniela Fumarola. “È inaccettabile che, dopo mesi di trattative interrotte, Federmeccanica e Assistal continuino a ignorare legittime richieste sindacali. Il contratto collettivo” sottolinea “è fondamentale per adeguare i salari al costo della vita, migliorare le condizioni di lavoro, generare e redistribuire crescita garantendo maggiore sicurezza, soprattutto negli appalti”.

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