Operazione delle Fiamme Gialle. Sanzioni amministrative e recupero dei fondi evasi. Non avevano versato l’imposta su circa 420 passeggeri.
Gorizia – I militari della Tenenza di Ronchi dei Legionari in servizio presso il Trieste Airport hanno portato a termine un’indagine di polizia economico-finanziaria che ha rivelato un’evasione fiscale di oltre 60.000 euro derivante dal mancato versamento dell’imposta sui voli aerotaxi. È emerso che 12 ditte di aerotaxi non avevano versato l’imposta su circa 420 passeggeri. Complessivamente, l’evasione fiscale accertata ammonta a 63.000 euro, con sanzioni amministrative pari al 30%, per un totale di oltre 80.000 euro. Il recupero di queste somme è fondamentale per garantire l’equità fiscale e la leale concorrenza tra i soggetti economici del settore.
Le indagini hanno permesso di accertare che l’imposta, dovuta per i voli aerotaxi (effettuati con velivoli non di linea, ma da soggetti giuridici nel settore del noleggio), pagata dai passeggeri all’acquisto del servizio, non veniva successivamente riversata all’Erario. L’imposta in questione è stata istituita nel 2011 e varia in base alla distanza della tratta percorsa: 10 euro per tragitti fino a 100 km, 100 euro per distanze tra 100 e 1.500 km, e 200 euro per tragitti superiori a 1.500 km. Essa ha una natura ambientale, essendo destinata a interventi di salvaguardia ambientale, in quanto finalizzata a limitare le emissioni di gas serra derivanti dal trasporto aereo privato. Per ricostruire l’evasione, i finanzieri hanno acquisito documentazione dal gestore aeroportuale relativa al periodo 2019-2023, esaminando i D.U.V. (Documenti Unici di Vettore) relativi ai voli di aerotaxi.