Dall’incendio nella fabbrica di camicie a New York all’istituzione della Giornata della Donna

La tragedia del 25 marzo 1911 causò la morte di 146 persone, in gran parte donne, e stimolò il varo di nuove leggi per la sicurezza sul lavoro.

L’origine della Giornata della Donna è legata a diverse narrazioni storiche. Una delle versioni più diffuse la collega a un incendio avvenuto l’8 marzo 1908 in una fabbrica tessile di New York, in cui persero la vita 129 operaie. Tuttavia, questa vicenda sarebbe in realtà un falso storico, nato per ricordare un altro tragico evento: il rogo della fabbrica Triangle Shirtwaist di New York, avvenuto il 25 marzo 1911, nel quale morirono 146 persone, in gran parte donne.

Un altro riferimento storico importante riguarda la Rivoluzione russa del febbraio 1917, quando molte donne scesero in piazza per protestare contro la dinastia dei Romanov, pagando con la vita il loro impegno. Tuttavia, la nascita della Giornata Internazionale della Donna è più comunemente attribuita al Partito Socialista americano, che nel 1908 organizzò il primo “Woman’s Day”. La prima celebrazione ufficiale negli Stati Uniti si tenne il 23 febbraio 1909. Nel 1910, durante la Conferenza Internazionale della Donna a Copenaghen, venne proposto di istituire una giornata comune per celebrare i diritti delle donne, ma la data non fu immediatamente stabilita. Solo nel 1977 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite invitò gli Stati a individuare un giorno condiviso per la ricorrenza, portando alla definitiva affermazione dell’8 marzo.

In Italia, la prima celebrazione della Giornata della Donna avvenne il 12 marzo 1922 su iniziativa del Partito Comunista, con un forte carattere politico. Durante il periodo fascista, la ricorrenza assunse una connotazione più propagandistica, ma nel 1945 l’8 marzo fu ufficialmente riconosciuto nelle zone dell’Italia libera e, nello stesso anno, le donne ottennero il diritto di voto. Tra il 1944 e il 1945, l’Unione delle Donne Italiane (UDI) scelse la mimosa come simbolo della Giornata della Donna. La scelta ricadde su questo fiore perché accessibile ed economico, oltre che facilmente reperibile nel periodo tra febbraio e marzo. La mimosa, con i suoi piccoli fiori gialli raccolti in un unico ramoscello, rappresenta la solidarietà e l’unione tra le donne.

Sebbene l’8 marzo sia riconosciuto a livello internazionale, ogni Paese ha sviluppato proprie tradizioni per commemorare la giornata. In Africa, Paesi come Zimbabwe e Camerun organizzano eventi di grande risonanza. In Perù, invece, si svolgono celebrazioni esclusivamente femminili, come la “pollada”, con mercatini e iniziative volte a sostenere progetti dedicati alle donne. In Russia, la giornata è caratterizzata da spettacoli pirotecnici, mentre in Vietnam è consuetudine condividere pasti tra colleghe sul posto di lavoro.

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