Mattarella in Giappone: le relazioni con il Paese del Sol Levante dai tempi di Pertini

Oggi inizia la visita del Capo di Stato, tra Tokyo, Kyoto e Hiroshima. Prove generali per il Business Forum, il 13 maggio in Italia.

Tokyo – Il primo Capo di Stato italiano in visita in Giappone, nel lontano ’82, fu Sandro Pertini. La sua genuinità e spontaneità, allora, conquistò il Paese del Sol Levante. E oggi, a 16 anni dall’ultima visita che fu di Giorgio Napolitano, inizia il viaggio di Stato del presidente della Repubblica Sergio Mattarella dove lo attende una fitta agenda di impegni istituzionali: nella Capitale, Tokyo, fino al 6 marzo e, successivamente, a Kyoto e Hiroshima, poi il rientro a Roma il 10 marzo.

Il programma prevede un incontro, già nella serata di stasera, con la comunità italiana di Tokyo, mentre la giornata del 4 marzo ci sarà la visita al Palazzo Imperiale, dove Mattarella incontrerà i sovrani del trono del crisantemo, l’imperatore Naruhito e l’imperatrice Masako. Nel pomeriggio il capo dello Stato sarà invece alla Dieta nazionale per colloqui con i presidenti delle due camere. Il 5 marzo, Mattarella visiterà la sede della Keidanren, la Confindustria giapponese, per un meeting con importanti esponenti dell’economia e dell’imprenditoria dei due Paesi, evento che preparerà l’importante business forum italo-giapponese del 13 maggio, a Roma.

Sergio Mattarella in Giappone

Dopo ben 16 anni – come ricorda Susanna Bonini, inviata di Agi a Tokyo – un capo di Stato italiano torna nel Paese del Sol Levante. Alla luce del programma, la quarta volta di un capo di Stato italiano in Giappone (dopo Sandro Pertini, Oscar Luigi Scalfaro e Giorgio Napolitano) servirà a suggellare questa nuova, e più forte, fase della collaborazione Italo giapponese. Emblematica l’immagine ricordata dall’articolo di Agi e datata 1982, quando nel Paese del Sol Levante sbarca Sandro Pertini, il primo Capo di stato italiano in un Paese allora poco conosciuto dal Bel Paese e con un mercato difficilmente accessibile, basti pensare che l’intercambio commerciale complessivo tra i due Paesi raggiungeva appena l’1%.

Emblematica anche la sua visita al mausoleo di Hiroshima con uno dei pochissimi sopravvissuti allo scoppio del 6 agosto 1945, con un Pertini sconvolto dai segni tragici dell’esplosione. Ebbene, la missione di Mattarella proseguirà tra Kyoto e Hiroshima dove l’agenda del presidente sarà scandita da impegni culturali e commemorativi. Su tutti, il ricordo del bombardamento nucleare di Hiroshima a 80 anni dalla tragedia durante le visite al Memoriale, al Museo della pace e all’associazione dei sopravvissuti, insignita l’anno scorso del Nobel per la Pace.

La visita di Giorgia Meloni in Giappone

Le relazioni bilaterali tra Italia e Giappone oggi, anche grazie alle missioni del 2023 del ministro per le Imprese Adolfo Urso e dalla premier Giorgia Meloni, godono di ottima salute. Il 5 febbraio dello scorso anno, Meloni si è recata in visita ufficiale in Giappone, dove si sono tenuti incontri con l’omologo Fumio Kishida e con diversi presidenti e amministratori delegati di aziende nipponiche interessate all’Italia. Il viaggio della premier, rientrante nel contesto del tour che ha fatto tappa nei vari Paesi del G7, è servito anche a formalizzare il passaggio di consegne dalla Presidenza giapponese del forum intergovernativo a quella italiana. Tra i temi sul tavolo dei colloqui tra i due leader hanno discusso dell’implementazione del partenariato strategico siglato nel gennaio 2023, la condivisione delle priorità politiche del G7 di giugno, su tutte la visione comune per l’Indo-Pacifico, e il rafforzamento della cooperazione commerciale, soprattutto in ambito aerospazio e difesa.

Particolare attenzione è stata dedicata al dossier riguardante il Global Combat Air Programme (GCAP), ossia il programma congiunto Italia-Giappone-Regno Unito, per lo sviluppo di un velivolo da combattimento di sesta generazione, nel quale sono coinvolte Leonardo, BAE Systems e Mitsubishi Heavy Industries. Nel corso dei colloqui bilaterali, inoltre, Meloni e Kishida hanno discusso dei principali dossier di sicurezza internazionale, tra cui la guerra russo-ucraina e la crisi in corso nel Mar Rosso. Su quest’ultimo tema, in particolare, i due leader hanno ribadito l’importanza del rispetto del principio della libertà di navigazione, tema da sempre centrale nelle dinamiche dell’Indo-Pacifico. I due Paesi hanno visto le loro relazioni economiche in costante e progressiva crescita, complice il forte interesse dei giapponesi per il Made in Italy, dalla moda al design, fino al comparto agroalimentare.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa