I socialdemocratici SPD crollati di 9,3 punti. Raddoppia i consensi il partito di estrema destra AfD. Le congratulazioni dell’Ue e di Trump.
L’unione Cdu-Csu vince le elezioni politiche tedesche con il 28,6% dei voti (22,6% per la Cdu e 6% per la Csu), seguita dal partito di estrema destra Afd (20,8%). E’ quanto emerge dai dati pubblicati online dalla Bundeswahlleiterin, l’organismo elettorale federale. Terza l’Spd dell’attuale cancelliere Olaf Scholz (16,4%). Poi i Verdi (11,6%) e Linke (8,8%). Il leader Friedrich Merz è ormai certo di essere il prossimo cancelliere.
Ma nonostante l’ottimo risultato, Merz non è riuscito a disinnescare AfD e a convincere gli elettori di destra a non dare fiducia ad Alice Weidel. Com’era nelle previsioni, Alternative fur Deutschland ha raddoppiato quel 10,4% ottenuto quattro anni fa e si attestato al 20,8%. Ora la Cdu dovrà avviare quello che in Germania di solito è un lungo e articolato iter per la formazione di un governo di coalizione con un dettagliato programma di governo frutto di infinite mediazioni.
Le prime parole di Merz sono state per l’America di Donald Trump, che pure si è congratulato per la vittoria dei conservatori. “Per me, la priorità assoluta sarà rafforzare l’Europa il più rapidamente possibile in modo che, passo dopo passo, possiamo davvero raggiungere l’indipendenza dagli Usa” in materia di difesa, ha chiarito. Al leader della Cdu sono arrivate immediatamente le congratulazioni non solo di Trump, ma di molti leader europei che vedono nella Germania il perno di un ritrovato orgoglio europeo e soprattutto di quel gigantesco sforzo che richiederà rafforzare la difesa e la sicurezza europea in un’ottica di autonomia strategica. “I tedeschi hanno fatto la loro scelta, e ora devono mettere insieme il governo, e spero che lo facciano il più velocemente possibile, perché dobbiamo andare avanti con le decisioni, anche a livello europeo, che richiedono la partecipazione tedesca”. Lo ha affermato l’Alta rappresentante Ue per la politica estera Kaja Kallas al suo arrivo al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.
E come il cancelliere tedesco uscente Olof Scholz e tutto il partito si aspettavano, i socialdemocratici dell’Spd sono crollati di 9,3 punti al 16,4%, un pochino meglio del 15% che alcuni sondaggi avevano previsto. In calo anche i Verdi, che hanno perso il 3% e sono scesi all’11,5%. Ha di che brindare invece la Linke, salita di quasi 3,9 punti all’8,7%. Puniti invece sia l’Fdp di Christian Lindner, che aveva fatto cadere il governo e ha subito annunciato che lascerà la politica, sia la Bsw: con rispettivamente il 4,4 e il 4,9% resteranno fuori dal parlamento. L’esclusione di Bsw potrebbe rendere più facile ora la formazione della nuova maggioranza. Cdu e Spd hanno sulla carta numeri solidi per governare insieme senza dover ricorrere a un terzo socio di maggioranza. In totale, possono contare su 328 dei 630 deputati al Bundestag. E potrebbero fare a meno dei Verdi.
“Il voto di domenica è chiaro: i tedeschi vogliono vedere un’Unione europea forte e i partiti che sostengono l’Ue sono la stragrande maggioranza”. Così Manfred Weber, presidente del Partito popolare europeo e capogruppo del Ppe a Strasburgo, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera. “La Germania ha bisogno di stabilità il più rapidamente possibile – spiega – Il resto del mondo, in particolare Trump, non sta ad aspettare le interminabili trattative di coalizione in Germania. La Cdu e la Csu hanno avuto un chiaro sostegno per formare il governo e questo risultato è un chiaro mandato per Friedrich Merz: è lui il vincitore delle elezioni per guidare il governo e riportare nella cancelleria la cooperazione e lo spirito europei“.
Secondo Weber (esponente della Csu) è “troppo presto” per ipotizzare quale coalizione governerà il Paese “ma una cosa è chiara: dobbiamo lavorare con coloro che sono pronti per un cambiamento politico perché l’approccio ideologico di sinistra è stato bocciato. Il governo Scholz è già finito dopo appena tre anni”. Cdu e Spd sono unite da una posizione comune: no all’alleanza con l’Afd, che userà il suo 20% abbondante all’opposizione. Alice Weidel, co leader del partito di estrema destra, celebra la “vittoria storica” e nel primo messaggio post-voto proclama che “siamo pronti ad assumerci la responsabilità del Paese. La nostra mano sarà sempre tesa per partecipare al governo, al fine di attuare la volontà del popolo, la volontà della Germania. Abbiamo bisogno di un cambiamento politico, la nostra mano è tesa, bisogna solo afferrarla”, ha concluso.