Cappato: “La Toscana ha segnato un passo storico approvando la legge Liberi Subito, dimostrando che le Regioni possono e devono agire”.
Roma – L’Associazione Luca Coscioni fa il punto su due lotte cruciali per i diritti civili in Italia: il fine vita e la procreazione medicalmente assistita (PMA) per donne single. Entrambe le questioni, nate dalle azioni di cittadini contro discriminazioni e limitazioni alla libertà individuale, saranno esaminate, a marzo, dalla Corte costituzionale. A parlarne in un incontro a Roma, i leader dell’Associazione Luca Coscioni, tra i quali la segretaria nazionale Filomena Gallo, coordinatrice dei collegi legali difensivi a fianco delle persone che hanno riscritto la giurisprudenza sul fine vita, e il tesoriere Marco Cappato, oltre a parlamentari e consiglieri regionali impegnati nella tutela di questi diritti.
L’11 marzo, la Corte dovrà pronunciarsi sulla legittimità del divieto imposto dall’articolo 5 della legge 40/2004, sollecitata dal caso di Evita, una donna single che ha denunciato la discriminazione nell’accesso alla tecnica. L’Associazione Luca Coscioni ha inviato una petizione al Parlamento lo scorso ottobre per chiedere di modificare la norma e superare le discriminazioni. Il 26 marzo la Corte costituzionale sarà chiamata a esprimersi nuovamente sul fine vita, in seguito alla disobbedienza civile offerta da Marco Cappato e dai volontari di Soccorso Civile che hanno accompagnato Romano ed Elena in Svizzera per ricorrere al “suicidio assistito”.
“La Toscana ha segnato un passo storico approvando la legge Liberi Subito, dimostrando che le Regioni possono e devono agire per garantire tempi e procedure certe a chi richiede la valutazione dello stato di salute per l’accesso al suicidio assistito. Ora tocca alle altre: la richiesta di una legge nazionale non può essere un alibi per evitare al legislatore regionale di assumersi le proprie responsabilità. Per questo dall’1 al 13 aprile, con il 5 giornata clou, saremo mobilitati in tutta Italia per informare sui diritti e chiedere alle Regioni di discutere subito la legge regionale”. Così Marco Cappato dell’Associazione Coscioni.
Intanto, lo scorso 11 febbraio il Consiglio regionale della Toscana ha approvato, con emendamenti, la proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita “Liberi subito”, promossa proprio dall’associazione Luca Coscioni e supportata da oltre 10mila firme.