Iniziativa straordinaria per fare chiarezza sulla vicenda dei cronisti e attivisti spiati anche in Italia attraverso lo spyware Graphite.
Roma – Una denuncia contro ignoti alla Procura di Roma con l’intento di “fare chiarezza sul caso dei
giornalisti e attivisti spiati anche in Italia, attraverso lo spyware Graphite della società Paragon Solutions”. E’ l’iniziativa straordinaria di Federazione nazionale della stampa italiana e Ordine nazionale dei giornalisti, presentata nel corso di una conferenza stampa nella sede della Federazione alla quale hanno preso parte la segretaria generale Fnsi Alessandra Costante, il presidente Fnsi Vittorio di Trapani, il presidente nazionale dell’Ordine Carlo Bartoli, la segretaria nazionale dell’Ordine Paola Spadari e l’avvocato Giulio Vasaturo, che fornisce a sindacato e Ordine supporto legale a sostegno dell’iniziativa. La denuncia, firmata a conclusione della conferenza stampa, sarà depositata nelle prossime ore.
Nel frattempo la linea di Palazzo Chigi – attraverso una lettera inviata dal sottosegretario e autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, al presidente della Camera Lorenzo Fontana – resta ferma. Nessuna risposta al question time alle interrogazioni presentate dall’opposizione al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sull’utilizzo dello spyware da parte di alcune procure e della Polizia Penitenziaria. Una posizione comunicata poi dallo stesso Fontana all’opposizione, che reagisce compatta andando all’attacco.
Sul caso, si precisa, l’esecutivo ha già “fornito le uniche informazioni pubblicamente divulgabili” con le risposte alle interrogazioni parlamentari date nella seduta della Camera del 12 febbraio scorso dal ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, e “ogni altro aspetto” della vicenda “deve intendersi classificato” ai sensi dell’articolo 131, comma 1, del Regolamento di Montecitorio, perciò “anche se richiamato in futuri atti non potrà formare oggetto di informativa da parte del governo se non nella sede del Copasir“.