Buonguerrieri (Fdi) interviene sull’audizione del funzionario Dogane Miguel Martina: “Ombre inquietanti sulla vicenda ‘mascheropoli'”.
Roma – “Suscitano inquietudine le dichiarazioni rese in commissione Covid da parte di Miguel Martina, già
funzionario dell’Agenzia delle Dogane. Secondo quanto emerso dalle sue parole, in piena emergenza pandemica, anziché privilegiare il rispetto dei protocolli sanitari, chi avrebbe dovuto controllare l’importazione di mascherine si sarebbe attenuto a favoritismi nei confronti di importatori amici, anche a costo di minare la salute dei cittadini. Il quadro descritto da Martina appare agghiacciante e merita di essere approfondito. Fratelli d’Italia continuerà a farlo”. Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Gianni Berrino, componente della commissione Covid.
Il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris, componente della commissione parlamentare, sottolinea che “quanto emerge dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid è inquietante. Nonostante le molteplici segnalazioni giunte riguardanti il fatto che l’Ecm (Ente certificazione macchine) non avesse la licenza per certificare questo genere di dispositivi di protezione individuale, cioè le mascherine, si è deciso scientemente di ignorare questo aspetto importante”. La deputata Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Covid, aggiunge altri particolari.
L’audizione del dottor Miguel Martina, “già funzionario dell’ufficio antifrode dell’Agenzia delle dogane – afferma – cui è stato riconosciuto dal Tribunale di Roma un risarcimento da parte dell’Inail per le condotte vessatorie subite sul posto di lavoro mentre effettuava indagini sull’importazione di mascherine non idonee, getta ombre inquietanti sulla vicenda ‘mascheropoli‘”, scrive in una la deputata. “Nonostante sulla carta
l’importazione di dispositivi sanitari dovesse attenersi a rigidi protocolli di sicurezza previsti dal nostro
ordinamento – prosegue -, Martina ha raccontato che, in nome di una ‘necessita’ politica’, la pubblica amministrazione avrebbe derogato a tali norme consentendo l’importazione di mascherine irregolari, prive del marchio di certificazione europeo CE o con un marchio non valido”.
“Riteniamo che queste dichiarazioni potrebbero prospettare scenari gravi, tali da dover essere approfondite per capire se qualcuno, pur di nascondere l’impreparazione dell’Italia di fronte alla pandemia, abbia fatto arrivare, senza i necessari controlli, caterve di mascherine, benché non idonee dal punto di vista sanitario, mettendo così a repentaglio la salute di sanitari, forze dell’ordine e cittadini”, conclude Buonguerrieri. Miguel Martina, 61 anni, aveva scoperto il colossale traffico per centinaia di milioni di euro esentasse e stava per andare a fondo. Ma nel mese di maggio 2020 – nel pieno della corsa alle forniture strapagate dal governo di Giuseppe Conte – l’agenzia gli avrebbe bloccato gli accessi a tutti i sistemi informatici necessari per le indagini.