Le reazioni all’intervista della presidente di Fininvest. Italia Viva: “Una sfiducia a Tajani”. Azione: “Un post-it per la premier”.
Roma – Dalla morte di Silvio Berlusconi si discute sul futuro di Forza Italia e più volte si è ipotizzata una discesa in campo dei figli, Marina e Piersilvio. Ma mai nessuno dei due si è sbilanciato. Nelle ultime ore però, un’intervista di Marina Berlusconi riapre il dibattito. ”Spero che Trump non sia il rottamatore dell’Occidente”. ”La fine della guerra in Ucraina non deve coincidere con la resa di Kiev e la vittoria di Mosca…”, dice al ‘Foglio’ commentando la situazione internazionale. Parole che accendono il dibattito nel centrodestra e non solo. I timori della presidente Fininvest sul rischio isolamento dell’Europa e la presa di posizione sul fine vita, la maternità surrogata e i matrimoni tra gay fanno breccia nel partito azzurro e aprono il confronto, nel silenzio di Fratelli d’Italia e Lega.
“In Europa, in questo momento, – afferma nell’intervista la figlia del Cavaliere – ci sono tante destre. Quella italiana, e credo che tutti dovrebbero dargliene atto, riesce a mantenere una posizione di equilibrio e piena adesione ai valori democratici. Mi lasci dire che chi si è inventato il nostro centrodestra trent’anni fa ci aveva visto lungo… Oggi viviamo una fase storica molto difficile e il ruolo di Giorgia Meloni è decisamente complesso: sono convinta che meriti stima e rispetto per quello che sta facendo”. “L’Europa deve svegliarsi. Troppo spesso l’appartenenza all’Unione è ancora vissuta come una cessione di sovranità, come se più Europa significasse meno Italia, meno Germania, meno Francia… Basta vedere quei movimenti che da una parte proclamano di voler rendere grande l’Europa e dall’altra predicano il motto di meno Europa e più sovranità”.
Secondo la presidente di Fininvest e Mondadori “sembra che il modo di pensare occidentale sia ormai condannato a oscillare come un pendolo tra convinzioni sempre più estreme. Abbiamo vissuto una lunga stagione di esagerazioni progressiste, oggi veniamo trascinati verso eccessi altrettanto radicali in senso opposto. Una dinamica preoccupante, nella quale anche i conservatori tradizionali vengono travolti dalle posizioni più reazionarie”.
In particolare queste parole agitano anche i centristi dello schieramento opposto alla maggioranza, Iv e Azione, che leggono nelle frasi della primogenita del Cavaliere un messaggio interno a Forza Italia e al governo di Giorgia Meloni, nel giorno del vertice di Parigi promosso da Emmanuel Macron per rispondere proprio agli Stati Uniti. “Le parole nette di Marina – scrive in una nota la parlamentare di Azione, Daniela Ruffino– ”contro il bullismo di Trump o la dittatura dell’algoritmo imposto dalle big-tech, in difesa dell’Ucraina e contro Putin, oltre allo sguardo liberale sui diritti civili, assomigliano tanto a un post it per Meloni in partenza per Parigi”. Non usa mezzi termini il capogruppo al Senato di Iv, Enrico Borghi: “La Fi di Tajani vota la fiducia al governo Meloni, mentre la famiglia Berlusconi, con Marina, sfiducia Tajani…”.
Sulla stella linea Raffella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva: ”Le parole della figlia di Berlusconi sono una sveglia per Tajani”. Forza Italia non ci sta. “L’intervista – rimarca la vicesegretaria nazionale forzista, Deborah Bergamini – rappresenta per noi un importante stimolo da raccogliere, per dare risposte alla società plurale. Sarebbe positivo e utile che sul suo esempio anche altri esponenti delle nuove generazioni del mondo produttivo e sociale, dall’imprenditoria al terzo settore, condividessero la propria
concezione di Paese”. Interpellata in Transatlantico, a Montecitorio, Marta Fascina, compagna di Berlusconi, non ha dubbi: ”E’ una intervista di altissimo profilo. Marina ha fatto tesoro di tutti gli insegnamenti del papà. E dimostra ogni giorno di più di essere una grande editrice liberale”.
Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Fi, uno dei fedelissimi di Antonio Tajani, parla di ”una riflessione di
altissimo profilo” sul ruolo dell’Europa, condivisa dal segretario nazionale. Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera rileva che ”Marina, ancora una volta, dimostra di essere la naturale continuatrice del pensiero liberale del padre”. Letizia Moratti, eurodeputata e presidente della Consulta nazionale del partito, non ha dubbi: “Marina Berlusconi oggi ci ha presentato una lucida analisi sui valori dell’Occidente e quanto sia rilevante l’importanza di preservarli in questo delicato momento storico”. Anche Alessandro Cattaneo,
responsabile nazionale dei Dipartimenti, condivide ”l’intervista di oggi e la lucida analisi di Tajani sul posizionamento internazionale. Forza Italia è protagonista di questa fase perché è la forza più europeista di questo governo e sentiamo la responsabilità di tenere insieme un rapporto privilegiato con gli Stati Uniti ma di portarlo dentro ad un rafforzamento dell’Europa e non in conflittualità con essa”.
Per Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato, si tratta di una ”intervista ‘lucida, equilibrata, di prospettiva, giustamente attenta ai rischi globali che il nuovo quadro geopolitico rischia di produrre, anche nel mondo
economico e finanziario”.