Associazione Coscioni: la legge in Regione Toscana sul fine vita è urgente

Gloria, una donna di 70 anni affetta da broncopneumopatia cronica ostruttiva, è morta domenica dopo aver richiesto il suicidio assistito.

Roma – Gloria, una donna di 70 anni affetta da broncopneumopatia cronica ostruttiva, è morta domenica
9 febbraio dopo aver richiesto di poter accedere al suicidio assistito. La sua richiesta, secondo l’accusa rivolta dall’Associazione Luca Coscioni, era stata avviata nel febbraio 2024 presso la ASL Toscana Centro, e sarebbe stata ostacolata “dalla burocrazia e dalle lunghe attese”. “Nonostante avesse ottenuto il parere favorevole della commissione medica, la fornitura dei farmaci necessari non è mai arrivata. Negata l’opzione legale, Gloria è stata costretta a ricorrere alla sedazione palliativa, che aveva sempre rifiutato”, aggiunge l’associazione.

L’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, ha dichiarato: “La vicenda di
Gloria mostra quanto sia urgente una legge regionale in Toscana che stabilisca tempi certi e procedure chiare per garantire il diritto al suicidio assistito. Nessuno dovrà più subire quanto accaduto a lei”. Oggi l’avvocata Gallo ha incontrato la stampa all’ingresso del Consiglio regionale, prima dell’inizio dei lavori. La Toscana potrebbe diventare la prima regione d’Italia a dotarsi di una legge che garantisca la certezza dei tempi e la trasparenza delle procedure per l’accesso alla morte assistita, impedendo, conclude l’Associazione, che altre persone come Gloria vedano ignorato il proprio diritto alla scelta del fine vita.

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