L’agricoltura per Forza Italia: tutela del Made in Italy e investimenti

Carlo Besostri, alla guida di SEED-Italia “sposa” gli obiettivi del partito fondato da Berlusconi che guardano alle strategie per il settore.

Roma – Per Forza Italia l’agricoltura continua ad essere un settore sul quale investire, e molto, per conseguire i nostri obiettivi strategici ovvero sostenere l’industria con Made in Italy 100 per cento italiano. Aumentare il reddito agricolo. Contribuire a produrre materie prime strategiche (come grano, orzo, mais, soia, etc…) che sono alla base della catena alimentare umana e zootecnica.

Il partito fondato da Silvio Berlusconi punta a diminuire la dipendenza dai Paesi importatori scarsamente sicuri che spesso utilizzano le materie prime agricole anche per causare tensioni geopolitiche come è successo con la Russia in Ucraina. Ma anche contribuire a ridurre la fame nel mondo anche in considerazione dell’aumento della popolazione mondiale che nel 2050 toccherà i 10 mld di abitanti.

Carlo Besostri

Tutti obiettivi condivisi da Carlo Besostri, imprenditore agricolo del settore risicolo della Lomellina, che in nome di un modello di agricoltura fortemente legata al territorio ed ecosostenibile, ha ideato e realizzato, diventandone il presidente, l’impresa sociale S.E.E.D. “Progetti concreti – sottolinea Besostri – che come sottoscritto dalla stessa Fi vogliono “combattere la deriva ideologico-ambientalista e portare la famiglia
politica europea verso una posizione più favorevole al settore agricolo. Il settore biologico, che è quello che perseguo con la mia azienda, ha visto una crescita significativa, con un fatturato che ha superato i 9 miliardi di euro, in aumento del 4,9% in volume e del 4,5% in valore nell’ultimo anno. Tuttavia, per mantenere la leadership europea, è fondamentale semplificare la burocrazia
“.

Tra gli interventi di sostegno e tutela delle produzioni agroalimentari pensate da Forza Italia, c’è l’etichettatura Made in Italy per contrastare l’italian sounding. “La relazione tra cibo, cultura e ambiente costituisce per l’Italia prosegue Besostri – un fortissimo fattore identitario e un mezzo di attrazione della clientela nazionale ed estera. Il legame tra prodotti alimentari e l’Italia genera quindi un importante valore economico che, in misura sempre crescente, determina la proliferazione di fenomeni di imitazione che sfruttano in maniera indebita cultura e tradizione non proprie e arrecano, nel contempo, danni di non poco conto alle nostre eccellenze alimentari. L’Italian sounding costituisce oggi la più sviluppata e subdola forma di imitazione del Made in Italy in ogni comparto dell’industria e specialmente nel settore agroalimentare. Dobbiamo fare in modo di proteggere questo nostro patrimonio”.

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