Le scorte di gas in Europa scendono sotto il 70%: valore più basso dal 2021 a oggi

La situazione nei dati dei primi di gennaio di Gas Infrastructure Europe, l’associazione dei gestori delle reti nazionali.

Roma – Le scorte di gas dell’Ue sono scese sotto la soglia del 70%, riportando il secondo valore più basso dal 2021 ad oggi. Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe, l’associazione dei gestori delle reti nazionali, lo scorso 5 gennaio le scorte di continentali sono scese al 69,94% a 802,71 TWh. Un anno prima erano all’84% a 960,26 TWh, poco sopra l’83,24% a 931,83 TWh del 5 gennaio del 2023. Decisamente peggiore il dato del 5 gennaio del 2022, quando gli stoccaggi erano al 53,04% a 591,04 TWh, mentre l’anno prima erano al 71,1% a 794,66 TWh. Intanto al Ttf di Amsterdam i future su febbraio cedono l’1% a 46,85 euro al MWh.

Eppure mei giorni scorsi il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in merito alle conseguenze dovute all’interruzione delle forniture di metano russo all’Europa centrale attraverso l’Ucraina, aveva sottolineato che “sebbene attualmente le scorte siano ancora ad un livello adeguato, si stanno valutando ulteriori misure per massimizzare la giacenza in stoccaggio al fine di affrontare con tranquillità la stagione invernale in corso”. Nel giorno dello stop delle forniture russe via Ucraina, il ministro aveva assicurato: “In questi mesi, come Mase e come Governo, abbiamo lavorato per mettere in sicurezza il Paese garantendo il completo riempimento degli stoccaggi di gas al primo novembre”.

E ancora, aveva aggiunto: “Inoltre, nel giro di pochi mesi è previsto l’arrivo a Ravenna di un’altra nave rigassificatrice che aumenterà ancora la capacità di importazione di Gnl nella nostra rete. L’attenzione – ha concluso Pichetto – resta tuttavia alta ed è nostro dovere tutelare cittadini e consumatori da possibili futuri rincari dei prezzi. L’appello che come Governo facciamo all’Europa è quello di agire con soluzioni concrete, come quella dell’adozione del price cap, in grado di proteggere tutti i Paesi in egual misura con percorsi di regolamentazione e di obiettivo per la riduzione dei prezzi dell’energia”.

L’interruzione della fornitura russa all’Ucraina, viene ribadito, non preoccupa più di tanto l’Italia, che riceveva ormai poco più di 5 milioni di metri cubi di metano da Mosca su un totale di circa 60 importati. È soprattutto dall’Africa, al centro del piano Mattei che il governo Meloni ha voluto per una maggiore collaborazione con il continente, che arriva la quota più cospicua di gas, la gran parte dall’Algeria (oltre 20 milioni) fino a Mazara del Vallo (Trapani), terminale italiano del gasdotto Transmed. Poi c’è l’Azerbaijan (poco più di 10 milioni) da dove il gas arriva via tubo a Melendugno (Lecce), terminale italiano del Tap. La Libia è collegata a Gela (Caltanissetta) via Greenstream.

Già Arera nei giorni scorsi aveva avvisato che anche per i vulnerabili la luce sarebbe aumentata. Nel primo trimestre del 2025, la bolletta elettrica per il ‘cliente tipo’ vulnerabile servito in Maggior Tutela aumenterà del 18,2%, sottolineava una nota. Il servizio di Maggior Tutela serve circa 3,4 milioni di clienti. A confermare gli annunci di Arera è stato poi il portale Facile.it prevedendo per i prossimi 12 mesi un aumento del prezzo dell’energia di quasi il 30% con un impatto significativo sulle bollette di chi ha un’offerta a prezzo indicizzato. La stima per una famiglia tipo nel mercato libero prevede un rincaro di 272 euro tra luce e gas, con una spesa complessiva che arriverà a 2.841 euro, rispetto agli attuali 2.569 euro (+11%).

Stefano Besseghini, presidente dell’Arera, ospite a Rtl 102.5, ha affermato che sulle riserve di gas “ci sono due temi: uno è l’approvvigionamento del gas e l’altro è quello degli stoccaggi e siamo messi relativamente bene da tutti e due i punti di vista. Dal punto di vista degli approvvigionamenti, abbiamo storicamente
più punti di ingresso, come l’Algeria, la Libia e il Tap.
Tra i principali che provengono dal Nord, molto gas arrivava anche dalla Norvegia. Poi si sono aggiunti il cosiddetto gas naturale liquido, che viene approvvigionato principalmente dagli Stati Uniti in questo momento e viene rigassificato in impianti che si trovano sulle coste e lì l’attività più importante è stata quella di aggiungerne due nuovi, per circa 10 miliardi cubi complessivi. I due nuovi, quello di Piombino, già in esercizio da quasi un anno, e quello di Ravenna, che entrerà in esercizio ad aprile, sono importanti perché in grosso modo compensano esattamente quello che
è venuto a mancare dalla fornitura attraverso l’Ucraina recentemente”.

E per le bollette cosa dobbiamo attenderci? “Sono ragionamenti un po’ difficili da fare – prosegue Besseghini – perché dipende da quanto una persona consuma e da come va la situazione, quindi poi ci si attacca a dei valori che sono difficilmente riproducibili, quindi se teniamo conto che la nostra spesa è scorrevole, come la definiamo noi quella che simula l’andamento della famiglia tipo, in realtà conosce degli andamenti relativamente stabili rispetto allo scorso anno, se la proiettiamo in avanti, ci sarà un incremento probabilmente del 9-10 %” nel 2025. Abbiamo registrato alla fine dell’anno un aumento del 18.2% dell’energia elettrica per il cosiddetto servizio di vulnerabilità, che sono quella quota di famiglie che ancora hanno questo tipo di servizio pari a circa 3 milioni e mezzo, ed è legato al fatto che da una parte si prevede una leggera crescita nel prossimo trimestre e in parte abbiamo recuperato parte della componente della crescita che c’è stata durante l’ultimo trimestre di quest’anno”.

L’andamento dei prezzi, conclude, del gas “in questo momento, che è in particolare quello più osservato
nella situazione e che trascina i prezzi dell’energia elettrica, è relativamente stabile dopo essere cresciuto abbastanza e siamo arrivati intorno ai 50 euro per megawattora. Adesso sono un po’ scesi, proprio per effetto di quest’ultimo annuncio legato alla chiusura delle transazioni del trasporto del gas attraverso l’Ucraina”.

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