Evasione e autoriciclaggio: sequestro da 320mila euro a imprenditore Modena

Operazione della Guardia di Finanza: i fondi evasi, occultati anche all’estero, erano stati parzialmente reinvestiti in immobili.

Modena – Sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di oltre 320mila euro, emesso dal gip nei confronti di un imprenditore di Carpi, allo stato indagato per le ipotesi di reato di omessa presentazione delle dichiarazioni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e autoriciclaggio. L’11 dicembre i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, su delega della Procura, hanno eseguito il decreto di sequestro.

L’indagine è scaturita dalle risultanze acquisite dai Finanzieri della Compagnia di Carpi nel corso di una verifica condotta nei confronti di una società di capitali, con sedi nei comuni di Carpi e Correggio (RE), attiva nel settore della produzione di componenti per autovetture e motocicli, ma che non presentava alcuna dichiarazione fiscale dal 2018. Oltre alla ricostruzione del volume d’affari e alla quantificazione delle imposte evase, veniva accertato l’occultamento sistematico degli utili prodotti, che venivano trasferiti su conti correnti, anche all’estero, personali dell’imprenditore o di altra società, di fatto inattiva, ma sempre a lui riconducibile. Ciò al fine di privare l’Amministrazione finanziaria della garanzia patrimoniale e della possibilità di riscossione coattiva, in quanto l’impresa verificata era già gravata da cartelle esattoriali per debiti pregressi.

Veniva inoltre rilevato come parte delle somme derivanti dall’indebito risparmio fiscale fosse stata reimpiegata sul territorio nazionale per l’acquisto di immobili da parte di una ulteriore società gestita dalla medesima persona indagata. La Procura, sulla base delle fonti di prova acquisite, chiedeva l’applicazione della misura cautelare reale al gip, che emetteva il decreto con il quale disponeva il sequestro preventivo, anche per equivalente, di somme per un importo corrispondente alle imposte evase. All’esito dell’attività, anche a seguito dell’attivazione del canale della cooperazione giudiziaria internazionale, sono state sottoposte a sequestro somme per oltre 17 mila euro sui conti correnti nazionali e in Belgio, 2 unità immobiliari e relative pertinenze, nonché quota parte di ulteriori 4 unità immobiliari site nel comune di Carpi per un valore pari all’importo complessivo del provvedimento cautelare reale.

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