Il plenum del Csm ha accolto la sua richiesta di togliere la toga. Musolino “Dimissioni che turbano”, la Lega “Meglio tardi che mai”.
Roma – La giudice del Tribunale di Catania Iolanda Apostolico, salita agli onori della cronaca per aver disapplicato il decreto Cutro, si è dimessa dall’ordine giudiziario: il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha infatti accolto la sua richiesta di togliere la toga. C’è stato un solo voto di astensione. La giudice era finita al centro delle polemiche e attacchi per aver partecipato alla manifestazione per far sbarcare i migranti dalla nave Diciotti, nell’agosto del 2018, e per non aver convalidato il trattenimento di alcuni profughi nel centro di permanenza di Pozzallo, così disapplicando, poi seguita da altri giudici, il cosiddetto decreto Cutro del governo Meloni. Dopo le decisioni della giudice di disapplicare il ‘decreto Cutro’, furono diffusi dei video, anche sui canali social della Lega, nei quale si mostrava la Apostolico alla manifestazione per i migranti.
Apostolico si è dimessa dalla magistratura a far data dal prossimo 15 dicembre. La richiesta di cessazione del servizio, è stata trattata tra le proposte di “particolare urgenza” della Quarta commissione. Le dimissioni- si legge nella delibera del Csm – avranno “efficacia dalla data indicata dal magistrato (15 dicembre 2024)”. A tutela della giudice il Csm aveva aperto una pratica, e anche l’Anm di Catania aveva preso una dura posizione. Le toghe etnee avevano sottolineato come gli “attacchi, peraltro ripetuti a mo’ di stillicidio”, nei confronti della giudice, “nulla hanno a che vedere con la professionalità del magistrato e con le specifiche decisioni adottate nell’esercizio della funzione giurisdizionale, ma appaiono unicamente mirati a screditarne la figura”.
“Queste dimissioni turbano l’intera magistratura. Il nostro ruolo comporta un’esposizione al giudizio pubblico“, dichiara il segretario di Magistratura democratica Stefano Musolino. “Tuttavia, – aggiunge – quando questo non si confronta con gli argomenti esposti nei nostri provvedimenti, ma viene maldestramente orientato sulle nostre persone, è la nostra vita privata ad essere esposta ad attacchi che generano effetti intimidatori. La mancata presa di posizione del Csm sugli attacchi a Iolanda Apostolico, aggrava questo senso di isolamento che da individuale, tende pericolosamente a diventare collettivo”. Musolino aggiunge che “un magistrato più debole, più esposto alle critiche anche per ordinarie scelte di vita piuttosto che per la qualità dei suoi argomenti giuridici, rischia di essere un magistrato meno autonomo ed indipendente che non si domanderà solo quale soluzione giuridica sia la più adatta al caso che deve valutare, ma quale sia quella che lo mette meno a rischio di vedere la sua vita privata investigata ed esposta al pubblico giudizio”.
La Lega, che all’epoca sui social aveva diffuso i video sulla giudice alla manifestazione sui migranti alla notizia delle dimissioni ha commentato: “Iolanda Apostolico ha lasciato la magistratura: meglio tardi che mai. Ora potrà comportarsi come una esponente di Rifondazione comunista senza creare imbarazzi”.