La Giunta Ucpi e l’Osservatorio Giusto processo denunciano: “Il diritto di difesa non può essere mai messo in discussione”.
Roma – In una nota la Giunta dell’Unione Camere Penali Italiane e l’Osservatorio Avvocati Minacciati denunciano “l’ennesima aggressione alla funzione difensiva e all’avvocato che la esercita. Il difensore di Filippo Turetta che già era stato destinatario di una petizione affinché rinunciasse al mandato e l’Università dove insegna, se ne dissociasse, in questi giorni è nuovamente oggetto di pesanti attacchi a causa dell’arringa difensiva pronunciata in favore del proprio assistito. Occorre ancora una volta ricordare che il diritto di difesa, costituzionalmente garantito, è principio supremo dell’ordinamento. E non può essere mai messo in discussione a prescindere dall’atrocità del crimine commesso”.
E ancora, sottolineano i penalisti, “ogni avvocato che si accinga alla propria discussione finale in un processo nel quale assiste un imputato di omicidio, sa bene di muoversi su un terreno delicatissimo. Presunzione di non colpevolezza e inviolabilità del diritto di difesa sono invece le precondizioni perché l’accertamento penale si svolga secondo le regole del giusto processo. Il ritenere che un imputato non meriti di essere difeso solo in ragione della gravità del reato che gli viene contestato, significa infatti dimenticare i valori costituzionali e democratici del nostro ordinamento ed accedere a pericolosi meccanismi di vendetta. Non dobbiamo dimenticare – aggiungono – che un paese incapace di comprendere il ruolo dell’avvocatura è un paese che mette in dubbio uno dei principi fondanti della democrazia liberale”.
Si tratta di una “pericolosa deriva che deve essere stigmatizzata e deprecata. Una deriva che affonda le sue radici in un dilagante populismo giudiziario che dobbiamo con forza continuare a respingere attraverso la ferma affermazione di una cultura del processo come valore condiviso ed una capillare divulgazione dei principi e delle garanzie del processo e del ruolo, fondamentale, del difensore”.