Anima del “Gattile del Borgo”, Clementina Forconi, scomparsa a 78 anni in seguito ad un malore, da trent’anni era un punto di riferimento del mondo animalista nel capoluogo emiliano.
BOLOGNA – Il 14 novembre scorso è mancata Clementina Forconi, meglio conosciuta come Clem, pensionata romana di 78 anni, la più famosa delle gattare del capoluogo emiliano. Un’ottantina di gatti sono rimasti orfani e chiedono di essere adottati. Nel mondo animalista della città felsinea il lutto è grande. Improvvisamente deceduta per un malore la donna era un punto di riferimento per il soccorso dei felini e degli animali domestici in genere. Dopo una vita dedicata al lavoro presso l’ente Fiera prima e poi alle dipendenze di un docente di Agraria, Clem da circa trent’anni si era dedicata anima e corpo ai suoi amatissimi pelosetti. Ne ha salvati migliaia, da Nord a Sud dell’Italia, gestendo con il cuore, e con olio di gomito, i “Mici del Gattile del Borgo”, in via Rotonda Benedetto Croce a Bologna, diventando poi vicepresidente, e subito dopo presidente, del sodalizio “Tutela Animali Bologna 1891”, di via Santa Caterina 13 sempre in città, dove era un reale punto di riferimento per il volontariato zoofilo.
La donna si occupava un po’ di tutto dalla gestione delle risorse, sempre poche, al coordinamento dei volontari, alle cure dei micetti sofferenti sino alla distribuzione del cibo e alla rigorosa igiene del centro e di altre strutture che sono state private della sua fattiva presenza. Clem era particolarmente attenta alle adozioni, perché conosceva bene il mondo degli animali e se non era sicura delle persone i suoi gatti rimanevano con lei. Prima di morire Clementina Forconi aveva partecipato alla presentazione del suo libro “Gattare” e in questa occasione aveva letto la prefazione disponendo che il ricavato delle vendite fosse interamente devoluto al sua casa per felini:
” E’ un testo battuto al computer da Clementina Forconi, presidente di Tutela Animali Bologna 1891, ma ideato da Lillo che purtroppo non può scrivere perché non ha il pollice opponibile, essendo un gatto”.
Nella missiva è racchiusa tutta la vita animalista della donna e le vicissitudini che questa scelta richiede giorno per giorno, assieme a tante rinunce:
” Ciao, sono Lillo e le circostanze della vita mi hanno portato qui al Gattile del Borgo, dove in questo momento sono il boss dei gatti, anche perché ho una discreta stazza e sono anche un po’ prepotente, quindi il titolo di boss mi spetta di diritto, anche se ultimamente viene un po’ insidiato da un piccolo maledetto gatto siciliano. Ho sette anni e sapete da dove salto fuori? Dal cassetto di un esattore dei pedaggi dell’autostrada Bologna-Milano. Come sono capitato lì non lo ricordo, però i volontari si ricordano che quando sono arrivato stavo in una mano, ero ferito al muso e urlavo come un pazzo. Da sette anni sono qui al Gattile del Borgo, nonostante io sia un gatto mansueto e adottabile. Perché sono ancora qui? Perché non voglio andare via, queste orribili volontarie due anni fa mi hanno mandato in una casa bellissima, dove tutti mi volevano bene, ma io non ci volevo stare! Io volevo tornare al gattile del mio amico Houdini e dagli altri amici gatti! Quindi ho fatto di tutto, tutte le cose peggiori che può fare un gatto in una casa, tanto da farmi tornare qui…”.
Clementina ha lavorato dalla mattina alla sera per i suoi gatti, con il sole e con il freddo intenso, occupandosi praticamente di tutto e diventando, ben presto, una sorta di esempio da seguire. Una vera e propria scuola per chi ha inteso donare parte del proprio tempo alla difesa degli animali d’affezione sul campo:
”È mancata improvvisamente Clementina Forconi, da sempre grande amica di Save the Dogs and other Animals – scrive Sara Turetta, fondatrice e presidente dell’associazione con sede a Milano – Alcuni anni fa aveva partecipato ad un viaggio in Romania che avevano organizzato per consentire ai nostri donatori di visitare il centro “Impronte di Gioia”. Il suo amore non si fermava a quello per i mici ma si estendeva a tutti gli animali. Ci mancherà tanto”.