Si tratta di un momento di “vuoto programmato”, poiché non si è sottoposti a forti stimoli per cui il cervello vaga liberamente.
Roma – Spirito dei tempi: ora il relax prima di iniziare la giornata di lavoro si chiama “puttering”! La società del dominio tecnologico ha scoperto che prima di intraprendere la giornata lavorativa è utile dedicarsi a svolgere piccole attività in casa o lavoretti estemporanei senza sentirsi pressati. Il termine suona un po’ equivoco e se la propria moglie o compagna nota che si sta uscendo per andare in giardino e si risponde “sto andando a puttering”, una certa perplessità è doveroso nutrirla. In realtà la locuzione, alquanto bizzarra, cela una delle attività più rilassanti e produttive. Ha meritato gli onori della cronaca perché è praticato, ad esempio da personaggi celebri, come Jeff Bezos, il magnate di Amazon e lo scrittore Stephen King prima di cominciare i rispettivi lavori.
E’ noto che, secondo un motto popolare, la mattina ha il fiore in bocca, nel senso che è la fase della giornata in cui essere impegnati in attività ludiche produce benessere a chi le pratica. Fare “puttering”, quindi, è una maniera per impegnare corpo e mente senza qualcuno che ti sta col fiato sul collo. E’ un momento di “vuoto programmato”, poiché non si è sottoposti a forti stimoli per cui il cervello vaga liberamente. Perdendosi nei propri pensieri, in una sorta di meditazione svincolata da lacci e lacciuoli. Questo metodo ha preso piede negli ultimi anni, in quanto sembra una risposta ottimale alla produttività ad ogni costo. Inoltre, col burnout e lo stress da lavoro presenti a dosi massicce in qualunque organizzazione di lavoro, praticare il “puttering” è una forma di ribellione ai ritmi frenetici della società capitalistica. Molti studi di psicologia hanno evidenziato che ritmi più lenti e prendersi cura di sé stessi, lasciarsi andare, producono benefici al corpo e alla mente. Rallentando il ritmo, infatti, decresce il livello del cortisolo, l’ormone dello stress. L’aspetto più intrigante è la crescita della creatività, tanto che dalle neuroscienze è emerso che, con questo distacco aumenta la capacità di soluzione dei problemi.
Come ne traggono benefici la memoria e le capacità cognitive. Anche il corpo, grazie a queste attività, migliora la salute cardiovascolare e diminuisce il rischio di obesità, pur non essendo un vero e proprio esercizio fisico, ma movimento in libertà. Secondo i consigli degli esperti, al mattino non pensare al computer o allo smartphone, ma dedicare la prima mezz’ora della giornata al “puttering”, ad esempio prepararsi il caffè, mettere in po’ in ordine, gironzolare per la casa senza una meta precisa. Sembrano banalità, ma sono tutte attività senza pressioni. Il ritorno a casa deve caratterizzarsi per compiere azioni insignificanti, come farsi un giro per la casa o in giardino, perché aita a liberarsi dalla pressione della giornata lavorativa.
Per dedicarsi ad esso, abbandonare i dispositivi tecnologici, colmi di stimoli continui e lasciarsi trasportare dalla lentezza. Al posto della tisana rilassante, prima di andare a letto, compiere dei piccoli compiti, tipo spostare un sopramobile, rimettere a posto libri o appunti. Non si tratta delle “fatiche di Ercole”, ma piccoli sforzi fisici che, pare, aiutino a concludere la giornata con serenità. La “ratio” di questo metodo è di aver messo al centro l’ “essere” e queste interruzioni dal “stare sempre sul pezzo” sono un ausilio per produrre meno cose, ma in modo più efficace. A questo punto non resta che fare una pausa, praticando del “puttering”!