Il sindaco di Figline “Iniziativa non limita diritti di nessuno”. Ceccardi “Progetto di segregazione che istituzionalizza l’apartheid”.
Firenze – Fa discutere l’iniziativa del sindaco di Figline Valdarno Valerio Pianigiani, che si schiera con la Uisp sulla questione del corso di nuoto solo per donne musulmane nella piscina comunale organizzato
dall’associazione che ha in gestione l’impianto. “Follia a Figline Valdarno”, tuona il deputato toscano della Lega Andrea Barabotti che bolla la vicenda come “l’ennesimo caso di discriminazione al contrario: la piscina comunale per alcune ore del giorno sarà dedicata esclusivamente alle donne musulmane. Per la Lega si tratta di una proposta assolutamente incostituzionale e razzista da fermare in tutti i modi. Chiediamo al Pd toscano e al sindaco di fare un passo indietro, nel rispetto degli italiani e della nostra Costituzione”.
“Questa iniziativa non limita i diritti di nessuno, – replica il sindaco – anzi li amplia, perché mira a coinvolgere anche chi altrimenti resterebbe ai margini. Accogliere le diversità significa arricchire la nostra comunità, costruire un tessuto sociale più forte e aperto. In un momento storico in cui le divisioni e le paure sembrano
prevalere, noi vogliamo dare un segnale opposto: qui l’integrazione non è una parola vuota, ma un impegno concreto”. Pianigiani fa notare “una scelta che va nella direzione dei valori fondamentali della nostra comunità: inclusione, integrazione e pari opportunità – commenta in una nota il primo cittadino – Come amministrazione, crediamo che lo sport debba essere un diritto accessibile a tutti, e ciò significa anche rispondere a specifiche esigenze culturali e religiose, quando queste rappresentano una barriera alla partecipazione”.
Ma l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi e la capogruppo in Consiglio regionale della Toscana Elena Meini attaccano: “Questo non è un progetto di integrazione, è un progetto di segregazione che istituzionalizza l’apartheid per le donne musulmane. Una cosa orribile”. Secondo le esponenti politiche “siamo di fronte all’ennesimo, orribile esempio di falsa integrazione, come è immediatamente evidente dal fatto, sbandierato, che ci saranno ‘solo istruttrici e vasche blindate’. Come si fa a parlare di ‘inclusione’ se i corsi sono ‘esclusivamente’ per donne musulmane?”.
Ceccardi e Meini criticano “le parole del presidente Uisp, siamo alla follia totale. Ceccantini, che è componente dell’assemblea metropolitana del Pd di Firenze, dice di ‘rispettare i diritti’: parla forse del diritto di buttare via secoli di conquiste civili femminili? Per non parlare dell’esempio che fa per giustificare l’ingiustificabile, ovvero che anche a Dubai si fa così. Davvero un modello da seguire, quello di una monarchia assoluta in cui vige la legge della Shari’a!”. “La verità – concludono Ceccardi e Meini – è che
sono gli stessi immigrati musulmani a volersi isolare dalla società in cui hanno scelto di vivere, perpetuando usi e costumi incompatibili con le conquiste faticosamente raggiunte dalle donne in Occidente. E il Pd è colpevolmente complice per biechi motivi elettorali di questo pericoloso arretramento subculturale”.