G7 Agricoltura, la sovranità alimentare targata Italia ora diventa mondiale

Comunicato finale in cinque punti, dai sistemi alimentari equi e sostenibili alle nuove generazioni protagoniste del cambiamento.

Roma – Con la nascita del governo Meloni, è nato il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Quella sovranità alimentare cruciale nelle sfide e negli obiettivi sono state condivise con la stessa “sensibilità” dall’Unione Europea. E oggi “si fa ancora un passo avanti, perché con l’approvazione del comunicato finale questo approccio diventa di carattere mondiale”. Il ministro Francesco Lollobrigida, nella conferenza stampa finale del G7 Agricoltura, nella cornice unica dell’isola di Ortigia che rende unica Siracusa e la Sicilia, punta tutto su questa sfida cruciale che davvero ha accompagnato il governo e la sua missione fin dal principio. Una rivoluzione culturale che prima ha varcato i confini dell’Europa e ora soffia sul mondo.

La Presidenza italiana ha invitato i membri del G7 a parlare di sovranità alimentare, tema che approda così per la prima volta all’attenzione del vertice. È stato sottolineato l’impegno a investire responsabilmente in un’agricoltura e in sistemi alimentari in grado di fornire cibo sicuro, accessibile, nutriente e di qualità per tutti, riconoscendo le diversità culturali delle abitudini alimentari e dietetiche, e a ridurre le perdite e gli sprechi alimentari dalla produzione al consumo.

Il ministro Lollobrigida

“Noi non crediamo nella chiusura dei mercati – ha affermato Lollobrigida – crediamo che i mercati debbano essere regolati perché ci sia equità, non ci sia concorrenza sleale e si mettano in condizione i nostri imprenditori dell’agricoltura e della pesca di raggiungere gli obiettivi che gli diamo, come quello di sacrificarsi di più nella ricerca di una tutela dell’ambiente che passi da pratiche più virtuose ma nello stesso tempo non possiamo che chiedere una definizione dei mercati che protegga i nostri imprenditori dall’accesso di merci prodotte senza il rispetto dei diritti del lavoro e dell’ambiente che noi invece chiediamo ai nostri imprenditori”.

Poi una dedica alla premier Giorgia Meloni:  “Sono venuti tutti i ministri al G7, a partire dalla Presidente del Consiglio, che ringrazio per il lavoro che ha svolto in questi anni. E’ la prima donna, so che a molti di voi questo stupisce, che abbiamo una donna Presidente del Consiglio. Per noi questo è un titolo che ci onora. Quando le donne guidano qualcosa, nonostante oggi in questo consesso non siano presenti, le cose le fanno molto meglio di noi uomini”, ha detto il ministro. Dall’Italia arrivano poi due progetti che prevedono uno stanziamento di 10 milioni di euro a disposizione delle organizzazioni internazionali per la certificazione delle sementi, “patrimonio sempre più importante, e dall’altra per la formazione”. I ministri dell’Agricoltura G7, riuniti a Siracusa, hanno adottato il comunicato che conclude ufficialmente i lavori della Presidenza Italiana.

Il G7 e la splendida cornice di Ortigia

Tra i principali punti del documento condiviso: rafforzare l’agricoltura per sistemi alimentari redditizi, resilienti, equi e sostenibili; scienza e innovazione in agricoltura per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico; le giovani generazioni come agenti e protagonisti del cambiamento nell’agricoltura e nei sistemi alimentari; esca, acquacoltura e sicurezza alimentare sostenibili; il contributo del G7 allo sviluppo dell’agricoltura e dei sistemi alimentari in Africa. Il vertice ha evidenziato il ruolo della pesca e dell’acquacoltura nella sicurezza alimentare e nella nutrizione, sostenendo la pesca e l’acquacoltura sostenibili come parte fondamentale dell’identità culturale delle comunità locali e costiere.

La necessità di soluzioni per affrontare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità è stata ribadita dai ministri, che hanno riconosciuto gli sforzi e l’impegno di agricoltori e pescatori per mitigare il cambiamento climatico e adattarsi ai suoi effetti. Priorità è stata attribuita alle strategie e alle politiche specifiche per sostenere gli agricoltori e i pescatori nel loro ruolo di custodi della terra, degli ambienti acquatici e delle risorse naturali. È stato inoltre sottoscritto l’impegno per rafforzare le politiche finalizzate a un’equa distribuzione del valore all’interno delle filiere agricole e dei sistemi alimentari, insieme a quello per un sistema commerciale multilaterale basato su regole, libero e giusto, equo e trasparente.

Il ministro Lollobrigida e il governatore siciliano Schifani

E come non parlare di tecnologie emergenti, come l’Intelligenza artificiale (IA), che potrebbero trasformare l’agricoltura e i sistemi alimentari ottimizzando i processi e le risorse, sottolineando l’impegno per promuovere un ambiente internazionale in cui l’IA e le tecnologie agricole digitali rispettino la dignità e i diritti umani e contribuiscano a rafforzare la sostenibilità e la resilienza dell’agricoltura e dei sistemi alimentari. Un focus specifico è stato dedicato all’importanza di promuovere l’impegno e l’occupazione dei giovani in questi settori, sia per imparare dalle pratiche tradizionali sia per stimolare l’innovazione e accelerare il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, accogliendo con favore i risultati dell’Agri-Young Hackathon del G7.

Tra le novità più importanti del G7, il servizio civile agricolo. Mille giovani, in questa prima fase sperimentale, potranno partecipare ai progetti che gli enti interessati ad arruolare i ragazzi dovranno presentare dal 2 ottobre, quando sarà pubblicato l’avviso, fino alla scadenza del 28 novembre. Per l’annuncio del nuovo servizio civile il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha scelto un evento unico: il G7 Giovani. A stretto contatto con lui ha lavorato al progetto il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, assente al G7 Giovani per un problema di salute ma rappresentato da componenti del suo dicastero.

“Per la prima volta i giovani potranno servire la Patria con una attività di valore agricolo. Sarà un anno a spese dello Stato, che vuole valorizzare questa attività. – ha detto Lollobrigida – Il servizio civile permette a molti ragazzi di fare esperienza in tanti mondi, in agricoltura mancava questo tipo di propulsione e noi l’abbiamo voluta codificare, creando un asset specifico che permetterà ai giovani di svolgere attività in progetti che verranno disciplinati dal ministero delle Politiche giovanili al quale abbiamo conferito delle risorse”. Per il ministro Abodi, “il servizio civile agricolo rappresenta una nuova e affascinante opportunità per i giovani“.

I ministri hanno sottoscritto l’impegno a rafforzare ulteriormente la cooperazione con i Paesi e le organizzazioni africane facendo leva sulle sinergie, collaborando per migliorare la resilienza alla variabilità climatica e promuovendo il trasferimento di conoscenze e buone pratiche. L’agricoltura può rappresentare davvero uno dei settori chiave del partenariato Italia-Africa, a partire dal Piano Mattei, sia sul fronte della cooperazione a sostegno della sicurezza alimentare che sul piano della formazione, nella sfida tecnologica dell’agritech, ha fatto notare il presidente nazionale di Cia-agricoltori italiani, Cristiano Fini, in occasione del forum per l’africa del g7 agricoltura nell’isola di Ortigia”.

“Oggi il territorio africano, – ha aggiunto Fini – che “vale” il 65% del terreno arabile del mondo, viene utilizzato solo per il 10% e il valore aggiunto per lavoratore è pari a circa un quarto della media globale. Ma il potenziale produttivo del continente è enorme: la superficie coltivabile potrebbe crescere fino al 700% superando i 300 milioni di ettari”, informa un comunicato di Cia-agricoltori italiani. “Ecco perché dobbiamo garantire l’accesso a quell’innovazione che noi diamo per assodata”.

E così, la Sicilia, terra di straordinarie risorse naturali e ricchezze culturali, diventa protagonista assoluta del panorama agricolo europeo. Dal 21 al 29 settembre, la città di Siracusa, e in particolare l’isola di Ortigia, ospita due eventi di portata storica per la stessa Sicilia: il G7 Agricoltura e l’Expo “Divinazione”. Organizzati dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste nell’ambito della presidenza italiana del G7 2024, questi eventi mettono in risalto il ruolo centrale dell’isola nel contesto agroalimentare internazionale, consolidando la sua posizione non solo come una delle zone produttive più qualificate nel Mediterraneo, ma anche come piattaforma di dialogo e innovazione per l’intero comparto agricolo globale.

L’Expo “Divinazione”

L’Expo “Divinazione” rappresenta una grande opportunità non solo per le aziende italiane, ma anche per quelle internazionali che vogliono esplorare nuove collaborazioni commerciali e opportunità di investimento. La manifestazione si configura come una delle più importanti esposizioni dedicate all’agroalimentare e alla pesca a livello europeo. I visitatori hanno l’occasione di conoscere i prodotti più rappresentativi del Made in Italy, dai vini di eccellenza alle tecnologie agricole all’avanguardia, attraverso un percorso che unisce degustazioni, incontri e attività formative. Durante l’Expo, numerose aziende hanno presentato soluzioni innovative in ambito agricolo, dai macchinari per l’agricoltura di precisione alla robotica applicata alla coltivazione, passando per tecniche di irrigazione avanzate e soluzioni di gestione sostenibile delle risorse idriche.

L’isola di Ortigia, cuore storico della città di Siracusa e Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è stata una cornice perfetta per ospitare un evento di tale importanza. Qui, l’agricoltura incontra la cultura, la storia e l’innovazione. Le sue strade millenarie, testimoni di epoche che spaziano dalla Magna Grecia al Barocco, hanno accolto oggi una fiera dell’agroalimentare che celebra le eccellenze italiane e internazionali, unendo tradizione e modernità. La Sicilia, “storicamente una delle regioni agricole più importanti del Mediterraneo, è oggi una terra che affronta sfide complesse legate ai cambiamenti climatici, alla gestione delle risorse idriche e alla competitività nel mercato globale. Tuttavia, – ha sottolineato il governatore Renato Schifani – gli eventi di Siracusa dimostrano che l’isola non è solo un luogo di difficoltà, ma anche una fonte di innovazione e resilienza. Con l’appoggio delle istituzioni nazionali ed europee, la Sicilia sta investendo in nuove tecnologie, nella modernizzazione delle infrastrutture e nella valorizzazione delle sue risorse naturali e culturali”.

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