Il movimento di Vannacci e la benedizione di Salvini al suo “pupillo” irrita la Lega

Nella roccaforte del Carroccio dove Romeo e Crippa hanno consenso c’è subbuglio: chi emergerà nella segreteria con il generale che avanza?

Milano – I leghisti della vecchia guardia, di Roberto Vannacci, si sono sempre fidati poco. Non ha i valori e le caratteristiche degli uomini del Carroccio e del suo spirito originario, e qualcuno dice che ha usato il partito per essere traghettato a Bruxelles. E ora i leghisti sono ancora più in subbuglio per la “benedizione” che il leader e vicepremier Matteo Salvini ha dato al suo pupillo. Non solo, Salvini ci ha messo il carico nelle ultime ore parlando del generale approdato all’Europarlamento in termini che non lasciano spazio a dubbi. Vannacci “sarà parte importante del futuro della Lega, sarà a Pontida: abbiamo la stessa idea del futuro”.

L’annuncio della candidatura del generale nelle liste della Lega alle elezioni europee lo aveva dato Matteo Salvini da Milano, in un 25 aprile dove il segretario della Lega doveva presentare il suo nuovo libro “Controvento”. “Sono contento che Vannacci abbia deciso di portare avanti battaglie con la Lega”, ha detto Salvini. Vannacci sarà candidato in tutte le circoscrizioni”. Così è stato, e Vannacci ce l’ha fatta facendo il pieno di voti, secondo solo alla premier Giorgia Meloni.

Vannacci al Parlamento Europeo

Così da Cervia Salvini incensa ufficialmente Vannacci, all’indomani del lancio del suo movimento, il comitato “Il Mondo al contrario”, che, a partire dal suo discusso libro, “si appresta a divenire una realtà culturale ed anche politica”, come si legge nel blog dell’associazione culturale fondata circa un anno fa “per dare seguito a quei dodici capitoli”. “Non conoscevo Vannacci – aggiunge il vicepremier Salvini sempre da Cervia, intervenendo alla Festa della Lega Romagna. – Devo ringraziare Repubblica, Corriere della SeraLa7. Un anno fa non lo conoscevo: scrive un libro autoprodotto e iniziano a insultarlo da tutte le parti”.

Un libro non basta. Nemmeno diventare associazione. Così “Il Mondo al Contrario”, il sito che fa riferimento al libro scritto da Roberto Vannacci, neo eletto tra le fila della Lega al Parlamento europeo, si fa movimento. Con la discesa in campo del generale, dandosi regole e statuto, il Comitato lancia on line una vera e propria campagna di tesseramento. Ed ecco che cliccando sulla barra del blog si legge: “Entra anche tu a far parte del Comitato e aiutaci a sostenere le cause e le idee che propugniamo. Puoi iniziare da un gesto concreto: la tua adesione e iscrizione ufficiale a ‘Il Mondo al contrario’ come socio”. E ancora: “Grazie del tuo interesse nel visitare queste indicazioni per diventare socio del Comitato il Mondo al contrario”.

Andrea Crippa

D’altronde, le voci su un possibile partito del generale si rincorrono già da tempo, ancor prima che Matteo Salvini proponesse al militare la candidatura nelle liste leghiste, ma, adesso, ottenuto uno scranno sicuro a Bruxelles, Vannacci potrebbe decidere di sganciarsi dalla Lega e tentare la corsa in solitaria per far convogliare sul suo movimento il voto della destra più estrema. Un’idea che pare stuzzicare parecchio gli appetiti del generale, complice anche la spinta dei membri del comitato formatosi attorno alla sua figura, che vorrebbero fare di Roberto Vannacci un vero e proprio leader politico, che, tuttavia, porta con sé tutta una serie di possibili effetti collaterali che il militare dovrebbe attentamente valutare.

Questa corsa in solitaria di Vannacci e l’appoggio di Salvini irrita la Lega. Si agitano e si rincorrono voci di duelli e lotte intestine: una possibile sfida tra “titani” che si prospetta nella roccaforte del partito è quella tra Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato e il vicesegretario nazionale Andrea Crippa. I due parlamentari della Brianza, sono stati rieletti, rispettivamente alla Camera e al Senato, il secondo nel collegio di Seregno, dove la coalizione di Centrodestra ha ottenuto il 54,08% ma con Fratelli d’Italia che ha doppiato il Carroccio (quasi 29% contro poco più di 14), il primo in trasferta nel collegio di Varese, dove le cose sono andate più o meno allo stesso modo (28% Fdi contro quasi 15% la Lega).

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