Ricostruzione post-calamità, via libera della Camera al ddl: è legge, ecco le misure

Con 153 voti favorevoli, 94 contrari e 4 astenuti, via libera al decreto per interventi di protezione civile e grandi eventi internazionali.

Roma – L’Aula della Camera ha approvato, in via definitiva, il decreto, già licenziato dal Senato, recante disposizioni urgenti per la ricostruzione post-calamità, per interventi di Protezione civile e per lo svolgimento di grandi eventi internazionali. II provvedimento è legge con 153 voti a favore, 94 contrari e 4 astenuti. Tra gli obiettivi del testo, nel quale sono confluite anche le norme contenute nel decreto sul rischio bradisismico nell’area dei Campi Flegrei, ci sono quelli di definire le attività di ricostruzione nel territorio delle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana interessate dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal primo maggio del 2023, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Si interviene anche sulla disciplina di finanziamento della gestione e del funzionamento degli Uffici speciali per la ricostruzione operanti in relazione al sisma 2009, di garantire la piena attivazione della capacità operativa dell’Agenzia per la meteorologia e climatologia “ItaliaMeteo”, di precisare l’impiego del personale militare e di soccorso per fare fronte alle straordinarie esigenze connesse allo svolgimento del G7, a Brindisi, e di chiarire le modalità di azione della Fondazione Milano-Cortina 2026, segnalando che la suddetta Fondazione non riveste la qualifica di organismo di diritto pubblico e che le sue attività non sono disciplinate da norme di diritto pubblico.

Più nel dettaglio, l’articolo 1 del provvedimento è volto a riconoscere dei contributi ai soggetti privati, titolari di immobili con destinazione d’uso residenziale, che abbiano subito danni ai beni immobili, distrutti o gravemente danneggiati per effetto degli eventi alluvionali verificatisi a partire dal primo maggio del 2023 nelle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana, prevedendo il trasferimento della somma di 560 milioni di euro per tale finalità. L’articolo 2 vuole accelerare le procedure di ristoro nell’ambito degli interventi di ricostruzione privata nei territori colpiti dai citati eventi alluvionali del 2023, con la finalità di garantire quanto prima il rientro della popolazione nelle proprie abitazioni.

Ed ancora, il testo interviene ulteriormente sulla procedura per la concessione e l’erogazione dei contributi per la ricostruzione privata nei predetti territori prevedendo che, nel procedere alle verifiche a campione sui beneficiari, il commissario straordinario possa avvalersi anche di Enti pubblici o organi statali aventi competenza nelle attività ispettiva, di controllo e di vigilanza, per la prevenzione e la repressione di illeciti correlati all’utilizzo di contributi pubblici. L’articolo 4, inoltre, ai commi 1 e 2, proroga fino al 31 dicembre 2024 il termine finale dell’incarico del commissario per la ricostruzione dei territori delle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana interessati dagli eventi alluvionali verificatisi sempre a partire dal primo maggio del 2023.

L’articolo 5 conferisce al commissario straordinario il potere di individuare, per gli interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione delle opere pubbliche e dei beni culturali, ulteriori soggetti attuatori, oltre a quelli già previsti. Allo scopo di semplificare, accelerare ed agevolare l’attuazione degli interventi nella zona di intervento dei Campi Flegrei, si prevede la nomina di un commissario straordinario, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare. Si estende per l’Agenzia “ItaliaMeteo” le facoltà di assunzione di personale previste per gli Enti di nuova istituzione per un ulteriore periodo di cinque anni.

Si stabilisce, poi, un incremento della dotazione di personale della struttura temporanea di supporto del capo del dipartimento della Protezione civile ed una proroga al 31 dicembre del 2025 del termine previsto per l’operato della medesima struttura, al fine di supportare la capacità operativa del dipartimento della Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri.

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