ROMA – BEFANA E BABBO NATALE NELLE MANI DI CONTE: UNA COMMEDIA ESILARANTE

Le festività natalizie sono per i bambini i momenti più importanti dell'anno. Ricorrenze che i piccoli immaginano come i nonni gliele hanno raccontate. Le letterine quest'anno si scrivono a Conte…

Roma – Il risultato di una convivenza forzata, in famiglia, riaccende fantasia e stupidità. Non sempre l’una esclude l’altra. Un binomio esplosivo, sul piano emotivo e percettivo, che se non controllato e bilanciato può produrre effetti assai spiacevoli. In tempi di Covid i bambini sono messi a dura prova. Qualche volta dagli stessi genitori. E quando i piccoli percepiscono ansie e tensioni anche i loro sogni rischiano miseramente di infrangersi.

Poi ci sono i genitori “protagonisti” che al posto di infondere nei figli le sane tradizioni natalizie che fanno? Pensano bene di indirizzare al premier Conte, e non a Babbo Natale, la consueta letterina rossa con i glitter dorati a firma del figlioletto che certamente comprende poco o nulla della bella trovata di mamma e papà. E basta con i genitori che strumentalizzano i bambini facendo ricadere sui figli frustrazioni e delusioni. 

Mentre consigliamo alla coppia di andare in analisi da un bravo psicanalista, il presidente Conte acchiappa al volo l’occasione ghiotta e si trasforma in entità suprema o, per lo meno, in colui che tutto può e risponde al bambino diventando protagonista di una commedia cosi esilarante da farci fare quattro risate. A denti stretti, però. In effetti i bambini che hanno inviato a Conte, per mano dei genitori, un video e una mail sarebbero due, uno di Cesano Maderno e l’altro di Verona.

I due bimbi, con la sapiente regia che immagina la sceneggiatura in perfetto stile “covidiano“, chiedono a Conte di consentire a Babbo Natale il suo consueto giro in città sulla slitta trainata dalle quattro renne e alla Befana il tradizionale volo sui camini della case. Regali al seguito, ovviamente, e con tanto di autocertificazione e mascherine.

Uno dei due piccoli avrebbe garantito al presidente del Consiglio che sotto l’albero ci sarà anche l’immancabile dispenser pieno di disinfettante qualora Babbo Natale e la Befana ne fossero momentaneamente sforniti. E’ ovvio che i due personaggi faticheranno non poco nel distribuire i regali perché, indossando la mascherina, non sarà tanto facile andare su è giù per i camini senza affanno, considerata l’età dei due famosi personaggi. Il presidente Conte tranquillizza i bambini e risponde loro sul proprio profilo Facebook, ovvero non proprio in privato:

Le letterine indirizzate a Conte

“...Babbo Natale mi ha garantito che già possiede un’autocertificazione internazionale – scrive Giuseppe Conte nei panni del drammaturgo – e può viaggiare dappertutto per distribuire regali a tutti i bambini del mondo. Senza alcuna limitazione. Anche lui usa la mascherina e rispetta il distanziamento sociale per proteggere sé stesso e tutte le persone che incontra. L’idea, peraltro, di fargli trovare sotto l’albero, oltre al latte caldo e ai biscotti, anche del liquido igienizzante mi sembra ottima. Infatti una buona strofinata gli permetterà di disinfettare ben bene le mani e di ripartire in piena sicurezza verso altre abitazioni…“.

La commedia continua con un secondo atto in cui il 25 dicembre e il 6 gennaio si trasformano in date insignificanti del calendario, probabilmente quelle in cui lo stesso Conte emanerà uno dei suoi soliti DPCM annunciando i soliti provvedimenti funesti, e non regali, a cui siamo ormai tristemente abituati. Il gong ci avvisa del secondo tempo:

Beccata senza mascherina: in contravvenzione?

“…Sono contento di sapere che tu e i tuoi compagni rispettate con scrupolo tutte le regole – conclude Conte con un finale da autentico capocomico – in modo da proteggere anche mamma e papà, i nonni, e le persone più care…Non sarà necessario precisare nella letterina a Babbo Natale che sei stato bravo: gliel’ho detto io. Gli ho raccontato che quest’anno in Italia è stato un anno molto difficile e tu e tutti i bambini siete stati adorabili. Ho saputo anche che vuoi chiedere a Babbo Natale di mandare via il coronavirus. Non sprecare l’occasione di chiedere un regalo in più. A cacciare via il coronavirus ci riusciremo noi adulti, tutti insieme. Così tu e i tuoi compagni potrete tornare presto a giocare liberi e felici e ad abbracciarvi tutti. Spensierati come sempre…”.

Il Natale nell’immaginario dei bambini

Non sappiamo se i genitori in questione abbiano o meno gradito le esortazioni del presidente ma siamo sicuri che i loro figli già pensano ad altro. Di certificazione e permessi sanno poco o nulla e del resto non sanno proprio che cosa farsene.

Per Natale ma anche per Pasqua il virus sarà ancora in mezzo a noi e prima o poi, con gli alti e bassi della cugina influenza, si rifarà vivo e sempre pronto a mordere. Dunque lasciamo ai bambini almeno l’illusione che il prossimo Natale, così come tutte le liete ricorrenze, siano come se le sono sempre immaginate. Ricche d’amore, regali e serenità.

 

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