La criminalità organizzata alza il tiro dopo la pandemia. Centinaia di indagati per reati finanziari e 12 ordini di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari. Incessante l'opera di contrasto da parte di forze dell'ordine e magistratura.
Roma – Oltre 200 finanzieri del nucleo di polizia Economico Finanziaria di Ancona, dello Scico di Roma, del Gruppo di Fermo e della Compagnia di Civitanova Marche, hanno dato vita a una maxi operazione che ha coinvolto più di 100 persone. Il lavoro degli inquirenti ha portato all’esecuzione di dodici misure cautelari (tre ai domiciliari il resto in carcere) alle quali vanno aggiunti 132 indagati. Le accuse mosse ai presunti colpevoli riguardano i reati di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, riciclaggio e auto-riciclaggio. Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che l’organizzazione abbia più volte tentato di utilizzare le proprie società al fine di richiedere agevolazioni e misure a sostegno dell’economia stanziate a seguito dell’emergenza Covid-19. Sarebbero circa 130 i milioni di euro che i criminali avrebbero riciclato ma non si esclude che ulteriori accertamenti possano fare lievitare la cifra.
Le Fiamme Gialle hanno convocato la conferenza stampa presso il comando provinciale della guardia di finanza di Ancona, Lungomare Luigi Vanvitelli 26 a cui parteciperà anche il procuratore di Ancona Monica Garulli, dove verranno resi noti i dettagli dell’operazione.
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