Un atto d’imperio inaudito, inqualificabile, con gravi danni sanitari e sociali ancora non quantificabili per le nazioni povere, che non potranno più usufruire dei programmi sanitari per le vaccinazioni antipolio, antiHIV, contro la tubercolosi e malaria.
Washington – I comportamenti e le decisioni di chi detiene le redini del Potere sono spesso di difficile comprensione da parte dei fruitori, cioè i cittadini, i cosiddetti comuni mortali. E’ altrettanto vero che tutto questo trae origine dal fatto che non si è tutti in possesso, alla stessa maniera, di informazioni che sono invece a disposizione dei governanti. Già Tacito, famoso storico, oratore e senatore dell’antica Roma, aveva parlato di “arcana Imperii et dominationis”, ovvero i segreti del governo e del reggimento dispotico, per spiegare che molte informazioni in possesso dei governi non possono, né devono essere diffuse ai cittadini. Ora, se questo può essere comprensibile per questioni di sicurezza interna dello Stato, che si deve difendere da minacce esterne, non lo è senz’altro quando la sicurezza riguarda la salute dei cittadini. La recente pandemia da Covid-19, con ripercussioni ancora in atto e non facilmente prevedibili, in realtà non ha insegnato un granché. Altro che “historia magistra vitae” (la storia è maestra di vita) come dicevano i nostri padri latini per testimoniare che gli accadimenti della nostra esistenza dovrebbero costituire insegnamenti per le decisioni future.
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Si è visto: splendido il ritorno alla normalità. Eccola. Ce l’hanno spiattellata in faccia, con dabbenaggine, arroganza e protervia. L’antico motto: “repetita juvant” (le ripetizioni giovano) per indicare che ripetere gli argomenti giova alla comprensione e alla memoria, sarà da oggi mutata in “repetita nocent” (le ripetizioni danneggiano) per spiegare che la storia, in realtà, ripete sempre le stesse situazioni e atteggiamenti pubblici e, infine, gli stessi errori. Che forse giovano a chi li compie ma che senza dubbio danneggiano i cittadini.
Come vogliamo considerare la scellerata scelta compiuta da Trump, a nome degli USA, di autoescludersi dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità? Una scelta con relativa sottrazione dei contributi finanziari elargiti che, nel 2019, sono stati circa 400 milioni di dollari, il 15% del budget totale dell’Agenzia. “…La mossa degli USA durante la più grande crisi di salute pubblica mondiale, dovuta alla pandemia da Coronavirus, è pericolosa, inutile e miope…” sono state le severe reazioni della Fondazione delle Nazioni Unite. Quest’ultima, UNF, United Nations Foundation, è la principale fonte di finanziamenti privati dell’ONU, sostiene le cause dell’organizzazione e supporta le sue azioni ed i suoi programmi.
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Senza il consistente sostegno finanziario degli USA si rischia in molti paesi poveri di morire di poliomielite, di rafforzare l’HIV, la tubercolosi e la malaria. Un vero e proprio allarme sanitario e sociale per malattie che si consideravano debellate. A rischio, soprattutto, il programma di vaccinazione contro la poliomielite. Molte alte, purtroppo, le probabilità di nuove epidemie di malaria nei paesi più fragili.
L’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, WHO in inglese, World Health Organization, è un istituto specializzato dell’ONU per la salute, fondato il 22 luglio 1946 ed entrato in vigore il 7 aprile 1948. L’obiettivo, come precisato nel suo statuto costitutivo, è il raggiungimento del livello più alto possibile di salute per le popolazioni mondiali. Definita, altresì, come condizione di completo benessere fisico, mentale, sociale e non soltanto come assenza di malattia o di infermità. E’ membro del Gruppo di Sviluppo delle Nazioni Unite.
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Ora, dal punto di vista piccolo, insignificante, umile del cronista che, in quanto persona è fruitore e cittadino, che cosa può aver causato una scelta così palesemente infelice? La crisi economica? Indubbiamente risparmiare il contributo che gli USA hanno versato (il più elevato, la Cina, ad esempio, ha versato la decima parte degli americani) in questo periodo di forte crisi economica può rappresentare un bel gruzzolo da investire nella sanità e nell’economia. Ma una scelta di questo tipo potrebbe dare frutti, forse, nel brevissimo periodo. Ma la Politica dovrebbe avere un Progetto almeno di medio-lungo termine, cosa che mi pare non ci sia. In questo caso, provocare nel settore sanitario mondiale le condizioni, sottraendone fondi, di sviluppo di malattie ormai dimenticate è una scelta scellerata che potrà avere conseguenze nefaste proprio dal punto di vista economico-finanziario.
La recente pandemia non ha insegnato nulla, ahimè. Non comprendere la diretta connessione che esiste tra un Paese ed un altro, quando si tratta di pandemie facilmente diffusibili e trasmissibili è cecità umana oltre che sociale e politica. Ed i costi economici e sociali da pagare saranno superiori a quelli, al momento, risparmiati. Ah se fosse stato possibile di fronte ad una scelta del genere mettere in atto la procedura utilizzata per i prodotti monouso: USA E GETTA…
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