La verità è che sappiamo troppo poco sul CoVid 19 ma in questo caso siamo davanti ad un nemico implacabile proveniente, forse, da una situazione sfuggita di mano. Però è possibile farcela anche in tempi relativamente brevi purchè ognuno di noi rispetti le regole. Farmaci e vaccini saranno presto pronti.
Una cosa è certa: sappiamo poco sul CoVid19. Dato che si impara solo dall’esperienza e il virus è nuovo, apprendiamo solo dall’epidemia diventata pandemia. Tante ipotesi, le più terribili e semplicistiche, anche da fonti autorevolissime. In effetti bisogna solo aspettare, senza creare panico che non giova alla salute. Per il momento l’unica scelta sensata è abbattere la curva dei picchi di ricovero che trasformerebbero la pandemia in una catastrofe, considerato l’effetto di ricovero simultaneo in massa che paralizzerebbe l’intero sistema sanitario mondiale.
Dalle accuse dell’Ayatollah Kahmeini, sulla scia delle dichiarazioni della Cina, di armi biologiche di distruzione di massa americane, alle esercitazioni militari Usa in Italia che preluderebbero, nell’immaginario collettivo, addirittura ad un intervento militare, Coronagolpe. Poi le ipotesi, con parziali riscontri, di virus da laboratorio, in centri di ricerca di grandi potenze (franco-cinesi?), scappati di mano. Di vero, come nel possibile caso dell’HIV, con le scimmie presunte autrici del contagio agli umani, è la prova scientifica che il Coronavirus è stato ufficialmente identificato in una specie di pipistrelli cinesi, che potrebbero essere diventati alimento per le popolazioni locali. La gastronomia storica cinese, con il massimo rispetto, non aveva pregiudizi e cucinava, ciò che nuota, cammina e vola. Forse come avviene in tutto il mondo, la carne poco cotta veicola batteri e virus. Le nostre istituzioni sanitarie avvertono che anche le bistecche superlusso sono portatrici di salmonella e vanno cotte adeguatamente.
Psicologi e psichiatri opinionisti ci avvertono che non dobbiamo illuderci: nei primi giorni dell’emergenza stiamo dando un’immagine solidale e coesa, delle musiche, inni e luci dei telefonini ai balconi. Prepariamoci, soprattutto nelle aree metropolitane, dove non esiste traccia di comunità, ad assistere secondo Paolo Crepet, alla fase successiva della depressione associata alla rabbia, data la condizione socialmente indispensabile di arresti domiciliari. Non sarà come la crisi del 1929, ma ai comportamenti disturbati la cronaca ci ha purtroppo abituati e non sono certo scomparsi dopo dieci giorni di fermo sanitario. Di sicuro, questa pandemia, nel filo storico AIDS, SARS, EBOLA, rende sempre irrisolto il monito profetico nel 2015 di Bill Gates fondatore di Microsoft: in un mondo che aveva investito molto in armi e poco nella lotta contro i virus, una pandemia avrebbe potuto fare più morti di una guerra. Ben più corposa l’analisi dell’astrofisico Stephen Hawking, scomparso nel 2018, che ha spiegato la genesi dell’universo paralizzato da una malattia neurodegenerativa:“…Sebbene l′11 settembre sia stato orribile, non ha minacciato la sopravvivenza della razza umana, come fanno le armi nucleari. A lungo termine, sono più preoccupato per la biologia – ebbe a dire l’astrofisico – Le armi nucleari hanno bisogno di grandi strutture, ma l’ingegneria genetica può essere fatta in un piccolo laboratorio. Non puoi controllare tutti i laboratori del mondo. Il pericolo è che, per caso, creiamo un virus che ci distrugga. Non credo che la razza umana sopravvivrà nei prossimi mille anni, a meno che non colonizziamo lo spazio. Ci sono troppi incidenti che possono accadere nella vita di un singolo pianeta. Ma io sono un ottimista. Raggiungeremo le stelle…”.
Nella speranza di non dover traslocare su altre galassie, speriamo che la sfida evolutiva della specie umana si possa compiere, dato che tutti i poteri hanno dimostrato fino ad oggi di non sapere beneficiare delle scoperte scientifiche, preferendo la fissione nucleare (bomba atomica) alla fusione nucleare (energia per muovere ogni tipo di mezzo di trasporto pesante). La scienza si è sempre opposta all’uso di sterminio delle scoperte, da Fermi ad Einstein, allo stesso Oppenheimer, che guidò il progetto Manhattan a Los Alamos nel New Mexico, di progettazione della bomba atomica americana, battendosi contro il suo uso con il presidente Roosevelt e pagando poi di persona, perseguitato dal presidente McCarthy nel dopoguerra.