ERRORE MEDICO O MALORE?

Aperto un fascicolo per stabilire le cause della morte del giovane panellaro siciliano, noto per l’onestà e l’igiene delle sue specialità

PALERMO – Si indaga sulla morte di Benny Piazza, 33 anni, il noto “panellaro” dell’Uditore, uno dei quartieri più popolari e caratteristici del capoluogo siciliano. Il giovane sarebbe deceduto dopo l’assunzione di farmaci in ospedale e a seguito di denuncia dei genitori, la procura di Palermo ha aperto un’inchiesta. Intanto, da alcuni giorni, in quello spazio sul marciapiede antistante i magazzini Lidl di via Bernini, è tutto un susseguirsi di persone che pregano e lasciano un fiore laddove era parcheggiato il furgone di Benny, il più famoso venditore di panelle della città.

Le straordinarie panelle che possono unirsi al pane con il sesamo e/o alle crocchette di patate con un po’ di limone.

Il giovane era benvoluto dagli abitanti del quartiere per la sua generosità, educazione e per la bontà dei suoi manicaretti tipici che realizzava con prodotto di ottima qualità in una rivendita mobile pulita e lucidata a specchio tutti giorni. Benny, originario di Borgonovo, aveva ereditato dal padre e dal nonno la grande passione per la gastronomia ed in particolare per il pane e panelle, sorta di frittelle a base di farina di ceci che, assieme alle “arancine” e alla “meusa” ovvero la milza, rappresentano il cosiddetto “Street-food”, il cibo da strada della cucina palermitana più verace.

Gli amici del Cuba Libre, con Benny in mezzo a loro.

Non c’era giorno che da Benny, specie per l’ora di pranzo, non si assiepassero decine di persone per gustare il suo pane caldo al sesamo zeppo di panelle a prezzi stracciati. Una vera bontà irrinunciabile che aveva conquistato tutti gli abitanti del vasto quartiere ma anche persone che venivano da fuori Palermo per assaggiare le sue specialità. Poi, all’improvviso, la triste notizia: il furgoncino non c’è più, Benny è morto.

A darne il triste annuncio sono stati i genitori che hanno raccontato anche i particolari della strana vicenda che avrebbe portato al decesso di quel bravo ragazzo che tutta la città ricorda. Da qualche tempo Benny soffriva di problemi respiratori che lo portavano a tossire frequentemente causandogli non poco disagio. Dopo un primo tentativo di curare il malessere con le solite pastiglie le condizioni di Benny peggioravano di giorno in giorno tanto da costringere il giovane a recarsi presso il pronto soccorso dell’ospedale Cervello dove pare che i medici di turno gli abbiano somministrato degli antibiotici.

In via Bernini c’è il LIdl dove tutti conoscevano Benny che lavorava davanti al supermercato.

Benny Piazza veniva dimesso ma una volta a casa il giovane accusava un malore serio tanto da tornare all’ospedale Cervello per poi essere trasferito, sembra d’urgenza, in un reparto specializzato del nosocomio cittadino Villa Sofia dove spirava senza riprendere conoscenza. I genitori del bravo ragazzo vogliono vederci chiaro e tramite il loro legale di fiducia, l’avvocato Giulio Bonanno, hanno presentato una querela presso la cancelleria della locale procura dove il Pm Enrico Bologna avrebbe istruito un fascicolo sullo strano decesso. Il magistrato inquirente avrebbe disposto anche l’autopsia sulla salma del giovane palermitano onde stabilire le cause della morte e l’evolversi della patologia sino all’exitus clinico.

La tragedia ha gettato nello sconforto tutto l’antico quartiere e nello spazio riservato al suolo pubblico occupato dal furgone di Benny i suoi amici hanno alzato un cartellone con la foto del giovane ed una frase assai significativa: ”…Resterai sempre nei nostri cuori…”.

Umberto Lo Sardo, noto consigliere circoscrizionale dell’Uditore.

Con il passare dei giorni le persone hanno aggiunto mazzi di fiori e messaggi di cordoglio mentre lo scorso 19 gennaio i residenti dell’Uditore hanno organizzato una fiaccolata alla memoria del giovane deceduto:

”… Aveva lavorato fino a quindici giorni fa – ha detto Umberto Lo Sardo, noto consigliere circoscrizionale dell’Uditore – l’ho visto allegro sempre al solito posto. Siamo tutti sbigottiti, Benny qui era amatissimo. Si faceva volere bene e rispettare per la sua cortesia, gentilezza disponibilità. E anche per l’igiene, tutti gli riconoscevano massima cura e pulizia nel lavoro che svolgeva ogni giorno. Perdiamo una persona amabile e rispettosa”.

A rafforzare affetto e cordoglio le parole degli amici più cari sul suo profilo Facebook e nei messaggi lasciati sul marciapiede:”…Ci mancherà il profumo delle sue panelle e delle sue crocchette che rendevano più bella l’aria nella nostra borgata…“. A seguire altri messaggi:”… Meriti il posto migliore tra gli angeli del Paradiso, riposa in pace Benny, ciao…”. L’ultima parola, adesso, spetta agli inquirenti.

Quello spazio in via Bernini dove era parcheggiato il furgoncino di Benny, oggi rimane qualche fiore e un cartellone.
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