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Organizzazioni criminali in Italia: la ‘ndrangheta confermata in pole position

Il rapporto della DIA sul crimine organizzato evidenzia la ‘ndrangheta al centro delle preoccupazioni con una presenza globale e marcata infiltrazione nelle istituzioni pubbliche.

Roma – La Direzione investigativa antimafia, il corpo investigativo italiano che si occupa della lotta contro la mafia, ha pubblicato il suo ultimo rapporto al Parlamento sullo stato attuale del crimine organizzato. Secondo il rapporto la ‘ndrangheta calabrese rappresenta la più grande organizzazione criminale in Italia, con una struttura militare solida e radici profonde nel territorio. Inoltre il rapporto evidenzia le attività del sodalizio criminale al di fuori delle sue aree di influenza tradizionali, con una presenza in molte regioni d’Italia, tra cui Lazio, Piemonte e Valle D’Aosta, tra le altre.

Inoltre le attività della ‘ndrangheta si estendono oltre i confini italiani, con il coinvolgimento in molti Paesi europei, in Australia e nelle Americhe. Il rapporto evidenzia che l’organizzazione si è infiltrata nelle amministrazioni locali e nei corpi elettorali per acquisire il controllo delle risorse pubbliche e dei flussi finanziari.

Le mafie sono in continua espansione in Italia e all’estero

La Camorra, un’organizzazione criminale con sede storica nella regione Campania, è menzionata nel rapporto con una forte presenza nel tessuto economico e sociale dell’area. La Camorra ha diversificato i suoi interessi per includere il commercio di idrocarburi e la raccolta di olio da cucina usato. Il report menziona anche l’ipercompetizione tra i clan, che ha portato a frequenti atti di violenza.

Infine si sottolinea l’assenza di una leadership solida in seno a Cosa Nostra e l’emergere di nuovi leader dalle famiglie mafiose nelle province della Sicilia. In sintesi lo studio manifesta una grande preoccupazione per la presenza e l’espansione delle organizzazioni criminali in Italia e all’estero, nonché per la loro capacità di infiltrarsi e controllare le istituzioni pubbliche.

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