Se mi vengono i cinque minuti sono guai

Più che l’anteprima di un’arrabbiatura pare sia diventato un metodo che serve ad organizzare il tempo per dedicarsi a più occupazioni. Ne sa qualcosa Elon Mask che deve badare alla sua Tesla ma anche a SpaceX e Twitter. Il metodo dei cinque minuti sembra funzioni davvero ma non sarà un’altra americanata?

Roma – Se vengono i cinque minuti, sono cavoli amari! Nel linguaggio comune farsi prendere dai cinque minuti vuol dire incazzarsi, giungere ad un punto tale da non riuscire a controllarsi. Questo lasso di tempo dà l’idea di come possa accadere di tutto anche se, alla fine, l’espressione resta, più che altro, un semplice avvertimento. Però, di cinque minuti, ce ne sono di diversa natura. Elon Musk è il fondatore di Tesla, la famosa azienda statunitense specializzata nella produzione di auto elettriche, pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico, e di SpaceX, azienda aerospaziale che ha lo scopo di creare le tecnologie per ridurre i costi dell’accesso allo spazio e permettere la colonizzazione di Marte. Il fortunato quanto piùche benestante imprenditore é proprietario finanche di Twitter, società che fornisce servizi di notizie e microblogging.

Ebbene l’uomo considerato il più ricco al mondo e con un patrimonio inestimabile, ha, com’è intuibile, una vita molto intensa. Pare che solo con le prime due aziende trascorra oltre 100 ore settimanali. Ora che è amministratore unico anche di Twitter le ore dedicate al lavoro, con molta probabilità, cresceranno. Inoltre presenzia a molteplici apparizioni pubbliche, è impegnato nel sociale ed è padre di ben dieci figli. Una persona comune si chiederebbe: come fa a trovare il tempo per dedicarsi a tutti questi impegni? La soluzione è più semplice di quanto si pensi. Come ha dichiarato lui stesso riesce ad organizzare le sue impegnative giornate con la regola dei cinque minuti.

Non si tratta di quelli che fanno andare fuori dai gangheri, ma di ben altro. Il magnate statunitense è vittima della “sindrome di Asperger”, che fa parte dei disturbi dello spettro autistico ed è considerata una condizione lieve o anche autismo ad alto funzionamento. Non nuoce all’apprendimento e allo sviluppo e tra i suoi effetti emergono comportamenti ripetitivi e stereotipati. Chi ne è colpito manifesta interesse per una ristretta serie di interessi e attività, una cura particolare dei dettagli ed una concentrazione a mille nell’espletare le mansioni. Nel caso del plurimiliardario, il suo successo potrebbe essere legato ad una routinaria organizzazione della propria vita frutto della propria impostazione mentale.

Molti uomini d’affari per organizzare la propria attività utilizzano il metodo del “Time Blocking” altrimenti detto “Calendar Blocking”. Si tratta di strutturare il proprio calendario in blocchi di tempo dedicati alle singole cose da attuare. E’ qui che entra in gioco il metodo dei cinque minuti. Musk utilizza piccoli blocchi per il lasso di tempo scelto, ognuno destinato all’esecuzione di una particolare attività. In questo modo riesce a ridurre i differimenti e le disattenzioni. Per ottimizzare il tempo bisogna procedere con tre passaggi: suddividere un foglio in due colonne; avere chiari gli obiettivi; aggiungere del tempo extra per imprevisti eventuali. In linea generale preparare una tabella di marcia per affrontare la giornata può essere utile anche per le persone comuni, anche se non tutti reagiscono allo stesso modo.

Un’organizzazione del tempo in maniera così rigida potrebbe provocare, in alcuni, ansia e stress, rischiando di ottenere l’esito contrario. Sarebbe meglio dedicare più tempo agli aspetti ludici della vita, agli affetti e alla cultura. Inoltre, il successo non sempre fa rima con quello personale, anzi spesso rappresenta la valvola di sfogo di aspetti lacunosi della vita oppure il riempimento di vuoti esistenziali. Comunque, meglio non farsi prendere dai famosi…cinque minuti!

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