Milano – Scontro tra gang in pieno centro

Due bande rivali si affrontano per strada in centro storico, i carabinieri e la polizia arrestano 11 persone per lesioni e possesso di armi da fuoco.

Milano – Presi gli autori di una violenta rissa tra gang rivali di Milano. Le 11 persone indagate, tra le quali due noti trapper, devono rispondere di rissa, lesioni, rapina aggravata e porto abusivo di arma da fuoco. In particolare in via Alessio di Tocqueville, luogo noto della movida milanese, la Polizia di Stato è intervenuta subito dopo gli scontri fermando due persone convolte attivamente nella rissa, entrambe ferite alle gambe con colpi d’arma da fuoco.

Via Alessio di Tocqueville

Le successive indagini svolte da Polizia e Carabinieri hanno permesso, attraverso attività tecniche, analisi di numerosi filmati e acquisizione di dichiarazioni da parte di testimoni, di ricostruire l’episodio scaturito per interessi economici.

I filmati dei testimoni

Nello specifico, alla rissa hanno preso parte almeno 13 persone, di cui 11 appartenenti a una fazione (tra cui due minorenni) e due ad un’altra. Un ruolo attivo nello scontro è stato svolto proprio da due noti trapper milanesi, appartenenti al gruppo più numeroso.

Lo scontro, inizialmente caratterizzato da ripetuti calci e pugni tra i partecipanti, si è concluso come una vera e propria esecuzione nei confronti di due rivali, feriti alle gambe da colpi d’arma da fuoco e derubati del denaro e altri effetti personali.

Inoltre, gli indagati sono responsabili di altre aggressioni e ritorsioni tra le gang di “Simba La Rue” e “Baby gang“, unite nella gang di Piazza Prealpi, da un lato, e quella di “Baby Touchè“, dall’altro, per l’aspra conflittualità nata per la diffusione delle rispettive produzioni musicali.

Le riprese delle videocamere di sorveglianza durante la rissa

L’attività investigativa ha consentito di svelare anche le dinamiche e le gerarchie interne alla gang di Piazza Prealpi, tuttora la più attiva sulla scena criminale e musicale milanese, nella quale si uniscono le bande di “Simba La Rue” e “Baby gang” con regole di fedeltà reciproca e di omertà.

Le modalità e le circostanze dei reati commessi hanno messo in evidenza una spiccata pericolosità sociale e capacità a delinquere degli appartenenti alle bande di strada, capaci di compiere azioni criminali connotate da particolare gravità ed efferatezza, potendo avvalersi della comune disponibilità di armi da fuoco, che non esitano a mostrare nei loro video musicali e sui rispettivi profili social, seguiti da migliaia di giovanissimi followers.

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