VOLARE? MAI PIU’

A rischio chiusura tutte le compagnie aeree. Viaggiare nei prossimi mesi, speriamo ad emergenza superata, sara' un'impresa.

La crisi economica prodotta dal Coronavirus continua a peggiorare. Dall’America all’Europa lo tsunami che si sta abbattendo sui mercati internazionali non conosce limiti. L’iniziativa della Federer Reserve, che con una mossa a sorpresa ha praticamente portato a zero i tassi e facilitato l’acquisto dei titoli per 700 miliardi, non sta portando i risultati desiderati. Anche Piazza affari tracolla davanti alla nuova escalation mondiale dei contagi.

Nella giornata di ieri il Ftse Mib è caduto dell’8.1% procurando la sospensione dei titoli precedentemente venduti a prezzi esosi. Il contraccolpo è stato accusato anche dalla Fca. Infatti, la Fiat Chrysler Automobiles deciso di chiudere la maggior parte degli stabilimenti almeno fino al 27 marzo. I siti interessati sono quelli europei, compreso il quartier generale della Maserati. Anche gli stabilimenti produttivi di Maranello e di Modena non sono stati esentati dalla chiusura, segno che ormai la crisi è talmente profonda da non risparmiare niente e nessuno.

Non solo in terra, la regressione colpisce anche il cielo. La società Easy Jet si è fatta portavoce delle compagnie aeree, spiegando senza mezzi termini le difficoltà economiche che il mercato dei trasporti internazionali sta vivendo e non esclude che prima della fine della pandemia alcune compagnie potrebbero chiudere. Infatti, nella nota diffusa dalla società britannica si legge che:

“…Davanti a noi c’è un futuro incerto. Non abbiamo alcuna garanzia che le compagnie aeree, con i benefici che recano alle persone, all’economia e alle imprese, saranno in grado di sopravvivere a quello che potrebbe trasformarsi in un sostanziale blocco dei viaggi nel lungo periodo, con una prospettiva di ripresa molto lenta…”

Intanto, proprio la compagnia low cost britannica ha già cominciato a cancellare alcune tratte per e dall’Italia riducendo il proprio traffico aereo sopra il Bel Paese almeno fino al 31 marzo. La speranza è che oggi il Cdm possa ratificare la bozza del nuovo decreto Conte che darebbe maggiore respiro alle aziende italiane.

Il virus non sta uccidendo solo la popolazione, ma anche l’economia mondiale. Bisogna prepararsi a tutto

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