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Bambino di 18 mesi cade da auto in corsa a Viterbo: ricoverato in gravi condizioni

Il fratello maggiore, tre anni, avrebbe sganciato la cintura di sicurezza del seggiolino su cui era assicurato il piccolo e, successivamente, aperto la portiera posteriore dell’auto.

Viterbo – Un bambino di appena 18 mesi è rimasto gravemente ferito dopo essere caduto da un’auto in movimento sulla strada provinciale che collega Corchiano a Viterbo. Il drammatico episodio, avvenuto mentre il piccolo viaggiava con la madre e il fratellino di tre anni, ha richiesto l’intervento urgente dei soccorsi e l’avvio di un’indagine da parte della polizia per ricostruire l’accaduto.

Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, il fratello maggiore, di tre anni, avrebbe sganciato la cintura di sicurezza del seggiolino su cui era assicurato il piccolo e, successivamente, avrebbe aperto la portiera posteriore dell’auto. A causa di questa sequenza di eventi, il bambino di 18 mesi è caduto dal veicolo mentre era in movimento, riportando gravi lesioni. La madre, accortasi immediatamente dell’accaduto, ha fermato il veicolo e ha raccolto il figlio da terra, precipitandosi al pronto soccorso dell’ospedale Santa Rosa di Viterbo con il piccolo sanguinante tra le braccia.

Al pronto soccorso, i medici hanno valutato la gravità delle ferite riportate dal bambino, disponendone il trasferimento d’urgenza tramite eliambulanza al Policlinico Gemelli di Roma. Attualmente, il piccolo è ricoverato in condizioni gravi, e il personale medico sta monitorando costantemente il suo stato di salute. La rapidità dei soccorsi è stata cruciale per stabilizzare il bambino, ma la prognosi rimane riservata a causa della serietà dei traumi subiti.

Sul posto è intervenuta la polizia di Viterbo per verificare il racconto della madre e ricostruire la dinamica dell’incidente. Gli inquirenti, dopo aver effettuato i rilievi e ascoltato la donna, hanno confermato che l’episodio è attribuibile a un incidente fortuito, senza elementi che suggeriscano responsabilità penali. L’ipotesi principale è che l’azione del fratellino di tre anni, probabilmente inconsapevole delle conseguenze, abbia causato l’incidente.

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