Kaufmann rientra in Italia

Villa Pamphili, Kaufmann-show in carcere: “Voglio difendermi da solo. L’ora d’aria la decidio io”. E caccia l’avvocato

L’americano accusato dell’omicidio della compagna e della figlioletta rinuncia al legale e protesta sulle condizioni di detenzione. Intanto nuove prove aggravano la sua posizione.

Roma – Nuovo colpo di scena nel caso dell’omicidio avvenuto a Villa Pamphilj, a Roma, che ha sconvolto l’opinione pubblica. Charles Francis Kaufmann, l’americano di 46 anni, accusato del duplice omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda, ha annunciato di voler rinunciare al suo avvocato e difendersi da solo.

Una mossa che ha colto tutti di sorpresa. L’uomo – detenuto a Rebibbia in isolamento dopo l’estradizione dalla Grecia – ha motivato la scelta con un riferimento al sistema giudiziario statunitense: «Negli Stati Uniti è possibile farlo», avrebbe dichiarato davanti ai giudici. Tuttavia, il codice penale italiano non consente l’autodifesa nei processi penali gravi, e per questo motivo la procura ha nominato un avvocato d’ufficio.

“L’ora d’aria la decidio io”

Kaufmann si conferma un detenuto problematico. Da quando è stato rinchiuso a Rebibbia, ha sollevato continue proteste: non solo ha richiesto di decidere personalmente l’orario dell’ora d’aria, ma si è anche lamentato per il mancato permesso di portare un cuscino da casa, sostenendo di non riuscire a dormire senza. Al momento si trova in isolamento con restrizioni severe, ma il suo comportamento continua a generare tensioni tra il personale penitenziario.

In Grecia, al momento del fermo, aveva già mostrato atteggiamenti aggressivi, e la sua gestione si sta rivelando complessa anche in Italia.

Nuove prove aggravano la sua posizione

Sul fronte investigativo, le indagini stanno fornendo nuovi riscontri che aggravano la posizione di Kaufmann. Gli accertamenti genetici avrebbero rivelato tracce del suo DNA su più elementi chiave della scena del crimine: dal reggiseno di Anastasia, unico indumento ritrovato accanto al corpo, fino al sacco nero usato per occultarlo. Sulle gambe della vittima sono state inoltre riscontrate escoriazioni compatibili con un trascinamento.

Anche il corpo della piccola Andromeda, 11 mesi, mostrerebbe tracce del DNA paterno, e l’esame ha confermato la paternità biologica di Kaufmann, ulteriore elemento che complica la sua posizione processuale.

Chi è Kaufmann: dal cinema “indipendente” al duplice omicidio

Dietro l’identità ufficiale di Charles Francis Kaufmann si nasconde una vita dai contorni oscuri. Registrato dal 2019 con il falso nome di “Rexal Ford”, l’uomo si è sempre presentato come artista e produttore cinematografico indipendente, ma gli inquirenti stanno scavando anche in un possibile filone legato a false produzioni e truffe su tax credit.

Negli ultimi mesi prima del delitto, Kaufmann, Anastasia e la bambina avevano vissuto accampati nel parco di Villa Pamphilj, in condizioni precarie. Dopo l’omicidio, l’uomo era fuggito in Grecia, dove è stato rintracciato e arrestato sull’isola di Skiathos.

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