Presenti deboli segni di pressione sulla carotide della 28enne trovata morta a Roma. L’uomo, già accusato dell’omicidio della figlia Andromeda, è sempre più al centro del caso.
Roma – C’è un nuovo elemento che potrebbe cambiare il corso dell’inchiesta per il duplice omicidio di Villa Pamphili, a Roma: quasi impercettibili segni di pressione sulla carotide di Anastasia Trofimova, 28 anni, la donna trovata senza vita lo scorso 7 giugno tra i cespugli del parco romano. Un dettaglio che non equivale ancora a una conferma di strangolamento, ma che ha spinto la Procura di Roma – con il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e il pm Antonio Verdi – ad affidare una nuova consulenza medico-legale.
Le indagini mirano a colmare le 96 ore di vantaggio che Francis Kaufmann, 35enne attore e regista con pseudonimo Rexal Ford, ha accumulato prima della scoperta del cadavere della compagna. Quattro giorni, infatti, separano l’ultima immagine di Anastasia viva – in compagnia di Kaufmann il 3 giugno in via dell’Arco della Ciambella – e il ritrovamento del corpo, nudo, nella vegetazione del parco. La donna giaceva a 200 metri dal corpicino della figlia, la piccola Andromeda, nemmeno un anno, anche lei uccisa e abbandonata tra gli oleandri. In questo lasso di tempo, molte tracce e indizi potenzialmente decisivi potrebbero essere andati perduti.
Il sospetto degli inquirenti è che lo stesso uomo abbia ucciso madre e figlia, e che abbia poi cercato di cancellare ogni prova. Anastasia e Andromeda sono state trovate nude, senza documenti né abiti. Per la bambina, un completino rosa ha aiutato a identificarla, e le lesioni sul volto hanno confermato morte violenta per soffocamento. Ma per Anastasia, il deterioramento del corpo ha reso tutto più difficile.
Manca ancora una prova medico-legale definitiva: i segni sulla carotide potrebbero aiutare, così come le analisi su 40 reperti raccolti dalla scientifica nei pressi del luogo di ritrovamento. Inoltre, i comportamenti precedenti di Kaufmann rafforzano i sospetti: in almeno tre episodi documentati era stato segnalato per violenza domestica nei confronti della giovane donna. La polizia intervenne, ma non scattò alcuna misura cautelare. Ora, quegli agenti rischiano sanzioni disciplinari.
Nel frattempo, anche l’FBI è coinvolta. Il 17 giugno è stata ascoltata Charlene Kaufmann, madre dell’indagato, che ha dichiarato: “Mio figlio in genere usciva con modelle e attrici, quella ragazza non era il suo tipo… ma speravo che potessero essere una famiglia felice.” La donna ha confermato che il figlio viveva tra Malta e Roma e che aveva conosciuto Anastasia – che lui chiamava Stella – durante un soggiorno sull’isola. La relazione, secondo lei, aveva portato alla nascita di Andromeda nell’ottobre 2024. Charlene ha aggiunto che il figlio stava lavorando a un progetto cinematografico, e che il suo prossimo viaggio sarebbe stato in Grecia. Proprio lì, sull’isola di Skiathos, è stato arrestato.
L’inchiesta resta aperta con l’ipotesi di duplice omicidio volontario aggravato, ma sarà la scienza – con esami autoptici più approfonditi e test del DNA – a stabilire se Anastasia sia stata davvero strangolata. Intanto Kaufmann resta in custodia cautelare, accusato formalmente solo dell’omicidio della figlia.