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Via libera del Senato alla fiducia al Dl Superbonus, ora passa alla Camera

Tra le novità spicca l’emendamento del governo che introduce l’obbligo di ripartire le detrazioni edilizie in 10 anni anziché 4.

Roma – Il decreto Superbonus è stato approvato nell’Aula del Senato con 101 si, 64 no, nessun astenuto. Il provvedimento, per il quale il governo ha chiesto e ottenuto il voto di fiducia, passa ora alla Camera. Tra le novità spicca l’emendamento del governo che introduce l’obbligo da quest’anno di ripartire le detrazioni edilizie in 10 anni, anziché in 4 come in passato, con effetto retroattivo. Oltre al Superbonus l’estensione temporale include il bonus barriere architettoniche e il sismabonus.

La misura tiene conto solo dell’uso diretto del bonus in dichiarazione dei redditi ed esclude l’utilizzo dei crediti d’imposta derivanti da cessione o da sconto in fattura. Sul punto si sono concentrate le tensioni nella maggioranza con Forza Italia che si è astenuta mentre dall’opposizione ha votato a favore Italia Viva (che ha annunciato il no alla fiducia). La Commissione Finanze è inoltre aumentata di un membro passando da 19 a 20 componenti. Come dichiarato in Aula dal senatore azzurro Roberto Rosso, FI ha votato la fiducia al governo sul provvedimento.

Con l’emendamento approvato martedì scorso in commissione Finanze al Senato prende corpo il taglio del bonus ristrutturazioni a partire dal 2028. Da quell’anno e fino al 2033 l’agevolazione scende dal 36 al 30%. Fino al 31 dicembre 2024 il bonus resta confermato al 50%. Nel decreto Superbonus figura inoltre lo stop per banche, intermediari finanziari e imprese di assicurazioni alla compensazione dei crediti d’imposta da bonus fiscali con i contributi previdenziali. Il divieto entrerà in vigore dal primo gennaio 2025 e in caso di violazione scatterà il recupero di quanto indebitamente compensato con sanzione amministrativa.

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