Superbonus, i renziani in soccorso della maggioranza in tilt: passa l’emendamento

La mossa di Iv salva il voto in commissione Finanze, mentre Forza Italia, contraria alla nuova stretta voluta dal Mef si astiene.

Roma – Dopo una giornata a dir poco convulsa, il Superbonus e tutti i suoi veleni trovano una tregua. Infatti in Commissione Finanze del Senato è passato l’emendamento del Governo sul tanto discusso bonus edilizio, grazie all’appoggio di Italia Viva. Alla fine, Forza Italia, dopo lo scontro degli ultimi giorni tra Giancarlo Giorgetti e Antonio Tajani, si astiene. Un tentato blitz in commissione per aumentare i numeri a favore della maggioranza, è stata la mossa a sorpresa con cui Fratelli d’Italia ha provato a blindare il voto in commissione sul decreto superbonus messo in discussione da Fi contraria alla nuova stretta voluta dal Mef.

Una mossa che alla fine della giornata è diventa anche superflua con il soccorso a sorpresa di Italia Viva a favore dell’emendamento proposto dal governo. FI spiazzata dalla mossa inattesa di Iv ha preferito astenersi piuttosto che votare contro. Anche se rimane la posizione contraria sull’argomento retroattività. “Occorre disintossicarsi” dal Superbonus, erano state le parole del ministro dell’Economia. “Come per la droga, è doloroso, ma qualcuno lo deve fare”, aveva detto il titolare del Tesoro a margine dell’Ecofin.

Antonio Tajani e Giancarlo Giorgetti

Dall’altra parte, il leader di Forza Italia ha rassicurato la maggioranza: “Rimane il Superbonus con effetto retroattivo perché i nostri emendamenti sono stati bocciati in commissione, mi spiace e penso che sia un errore”. Oggi in aula “saremo però leali nei confronti del governo” assicura il vicepremier al termine delle votazioni. E rivendica lo stop alla sugar tax “l’abbiamo spuntata, ci sarà il rinvio per un anno, e finché saremo al governo non ci saranno più tasse per gli italiani”. Quanto allo scontro con Giorgetti, il leader di Fi dice: “Non c’è nessuna guerra, ci sono posizioni politiche di principio”.

Arriva anche anche l’accordo sullo slittamento della sugar tax al luglio 2025. Ci sono dunque le risorse, circa 139 milioni, per coprire un altro anno di slittamento. E su questo Forza Italia porta a casa un successo: “E’ una nostra vittoria“, rivendica il capogruppo di FI al Senato Maurizio Gasparri. Ma tornando al decreto sul superbonus, questo dispone, tra l’altro, la rateizzazione in 10 anni dei crediti (anzichè su 4) derivanti dal bonus per le spese effettuate nel 2024.

La misura riguarda i cittadini e le imprese mentre per le banche viene allungata la rateizzazione da 4 a 6 anni solo per i crediti scontati a meno del 75% dell’importo dei lavori effettuati. La vera stretta sulle banche riguarda lo stop dal 1 gennaio 2025 alla possibilità di compensare i crediti del superbonus con i contributi previdenziali e Inail. L’approvazione arriva alla fine di una giornata concitata.

E proprio sui numeri in Commissione per far passare il testo va all’attacco il Pd. “Giorgia Meloni, che ha sempre affermato di avere una maggioranza solida e di rispettare le regole democratiche e il Parlamento, è stata costretta, per far approvare un provvedimento governativo, a tentare prima una forzatura, provando ad aggiungere un senatore di maggioranza in commissione e, non riuscendoci – attacca il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia – a ‘comprare’ poi l’assenza di un senatore che di solito vota con l’opposizione, attraverso l’approvazione di un suo emendamento. Un triste epilogo delle glorie meloniane”.

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