Vannacci, il ribelle del Carroccio

Zaia e Fedriga si scagliano contro il revisionismo dell’ex generale. Al vaglio della Lega eventuali provvedimenti disciplinari, ma l’ipotesi espulsione resta lontana.

Il segretario della Lega Matteo Salvini ha tentato di arginare le polemiche scoppiate dopo le recenti dichiarazioni sul Ventennio fascista del vicesegretario Roberto Vannacci, invitando il partito a concentrarsi sul futuro ed evitare conflitti interni fino alla conclusione della campagna elettorale.

L’ex generale ha espresso e confermato in più occasioni le proprie posizioni revisioniste sul fascismo, difendendo il regime mussoliniano e minimizzando le leggi razziali. Queste affermazioni hanno scatenato la reazione di diversi dirigenti del Carroccio, rimasti in gran parte anonimi, che chiedono l’allontanamento dell’europarlamentare dal partito.

A esporsi pubblicamente sono stati invece i governatori Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, che hanno condannato fermamente il revisionismo storico e le leggi razziali, definite “schifosissime” dal presidente della Regione Veneto. I due non sono ancora entrati nel merito di possibili pressioni su Salvini per escludere l’ex capo dei paracadutisti, ma hanno preso le distanze in modo netto dalle sue posizioni.

All’interno della Lega alcuni membri hanno iniziato a esaminare lo statuto approvato nell’ultimo congresso, in particolare la sezione dedicata ai provvedimenti disciplinari contro i militanti che con i loro comportamenti ostacolano l’attività del partito o ne danneggiano l’immagine. Le sanzioni previste vanno dal semplice richiamo scritto fino all’espulsione definitiva.

Nel caso si arrivasse a un procedimento formale, l’ultima parola spetterebbe al Consiglio federale, composto da Salvini, i suoi vice (tra cui lo stesso Vannacci), i governatori regionali, i capigruppo di Camera e Senato e i segretari regionali. Tuttavia, uno scenario di questo tipo non sembra essere all’ordine del giorno nel breve periodo.

Anche nelle chat interne dei militanti leghisti sarebbero comparsi messaggi contrari all’ex generale, con richieste a Salvini di prendere provvedimenti perché ritenuto incompatibile con i valori fondanti del movimento.

Dal canto suo, Vannacci ha respinto le voci di uno stop alla sua presenza in campagna elettorale in Veneto. A margine di un incontro elettorale a Napoli per le regionali campane, l’europarlamentare ha dichiarato: “Certo che andrò anche in Veneto, ci vado la settimana prossima. Non mi risulta nessuno stop, perché la settimana prossima sono in Veneto. Ci sono già stato peraltro, dieci giorni fa, quando ho fatto un lungo tour soprattutto nella provincia di Verona”.